DA INIZIO DICEMBRE SONO QUINDICI  I CASI DI INFEZIONE DA
BACILLUS ANTHRACIS
IN ASSUNTORI DI EROINA PER VIA INIETTIVA

E’ stato registrato un nuovo decesso per infezione da Bacillus anthracis in un consumatore di eroina nell’area di North-Rhine-Westphalia, in Germania. Esiste un’ipotesi che questo caso possa essere legato ai 14 casi confermati di infezione da antrace, di cui 7 decessi, inconsumatori di eroina segnalati in Scozia dal Servizio Nazionale per la Protezione della Salute Pubblica.

Il Department for Infectious Disease Epidemiology del Robert Koch Institute, attraverso l’Osservatorio Europeo (EMCDDA), ha segnalato il decesso per infezione da Bacillus anthracis diun soggetto maschio di 42 anni, consumatore di eroina.

L’uomo era stato ricoverato il 6 dicembre 2009 presso l’ospedale di Aachen: mostrava un gonfiore alla gamba che aveva iniziato a manifestarsi in seguito ad un’iniezione di eroina nella cavità poplitea. Il paziente è stato trattato con meropenem. La fascite necrotizzante è stata rimossa chirurgicamente. Il paziente è deceduto per insufficienza multi-organo il 13 dicembre 2009.

Nello stesso periodo, ulteriori casi confermati di infezione da Bacillus anthracis sono stati registrati anche in Scozia dove il numero di soggetti ricoverati per antrace è salito a 14, di cui 7 deceduti. La maggior parte dei soggetti ricoverati aveva riferito l’uso recente di eroina per via iniettiva. L’eroina era stata acquistata nell’area di Greater Glasgow e Clyde o nelle vicinanze di

Lanarkshire. Per gli altri casi, la provenienza dell’eroina è ancora in fase di investigazione. Oltre all’area di acquisto dell’eroina e alla modalità di assunzione, pare non esistano altri fattori comuni per l’avvenuta esposizione al Bacillus Anthracis.

Nella gran parte, i casi si presentavano con infiammazione o ascessi in corrispondenza dei punti in cui l’eroina era stata iniettata. I sintomi erano iniziati 1 o 2 giorni dopo l’iniezione; i ricoveri mediamente erano avvenuti dopo 4 giorni dall’iniezione.
In molti casi, le lesioni localizzate hanno avuto un’evoluzione in fascite necrotizzante in alcuni casi terminata con il decesso del paziente. I decessi registati a Glasgow (3 maschi e 1 femmina) sono avvenuti 3-7 giorni dopo il ricovero. In vari casi, sono state evidenziate celluliti con marcati edemi degli arti. In alcuni casi, i pazienti si sono presentati all’ospedale con sepsi già grave (alcuni di questi sono deceduti in poche ore). Almeno 2 soggetti presentavano sintomi suggestivi di emorragia sub-aracnoidea o meningite emorragica. Altri sono giunti all’osservazione in ospedale con lesioni localizzate.

La Health Protection Scotland sostiene che la distribuzione dei casi in Scozia potrebbe suggerire, da un lato, che alcune partite di eroina contaminata possano ancora essere in circolazione sul territorio nazionale e, dall’altro, che potrebbe esistere una continua fonte di contaminazione nel materiale utilizzato per tagliare l’eroina prima di venderla ai consumatori. Ulteriori indagini sono incorso per tracciare il network delle vendite e validare le ipotesi.
Il soggetto deceduto in Germania, di cui ai punti sembra non essere mai stato in Scozia.
Le autorità scozzesi ipotizzano che il bacillo probabilmente presente nell’eroina consumata dai soggetti potrebbe essere stato contenuto in una farina contaminata di ossa animali dell’Afghanistan forse usata per tagliare la droga.

Infezione da Bacillus anthracis
L’antrace è una grave malattia causata da un batterio, chiamato Bacillus anthracis, che dà origine a spore. Le spore sono altamente resistenti per periodi molto lunghi e in condizioni avverse quali l’essiccamento, il calore, i raggi UV, le radiazioni gamma, la luce del sole e i disinfettanti. Possono trovarsi in forma di aerosol (particelle di 1-5 micron) e in questa forma sono
invisibili ed inodori.

Il Bacillus anthracis si trasmette per via aerogena, per contatto e per via gastrointestinale o con eventuali ematofagi, ma non si trasmette da persona a persona, tranne per contatto con lesioni papulari. L’infezione avviene attraverso il contatto diretto o indiretto con animali infetti, come bovini, pecore, capre, oppure maneggiandone carni, pelli, peli, lana o ossi o mangiandone carni. Nel Regno Unito sono stati registrati casi di persone infettate dal batterio dopo essere entrate in contatto con tamburi prodotti con pelle non trattata di animali infetti o dopo aver inalato le spore del batterio maneggiando pelli infette.

Il periodo di incubazione varia da 1 a 7 giorni (fino a 60 giorni nel caso della forma inalata).
Comunemente, la malattia (antrace, carbonchio) si può manifestare nell’uomo in tre principali forme secondo la via di penetrazione del bacillo:

– cutanea (meno grave)

– polmonare (contratta per inalazione)

– gastrointestinale

A seguito di iniezione di sostanze contaminate (nel caso specifico, eroina), però, è verosimile che si possa sviluppare una forma mista cutaneo-sistemica, più grave della forma cutanea semplice e con effetti simili a quelli della forma inalatoria grave (interessamento multi-organo).

Forma infettiva negli individui che usano eroina per via iniettiva: a seguito dei casi di infezione da Bacillus anthracis osservati nel mese di dicembre 2009 e gennaio 2010, i seguenti sintomi dovrebbero essere considerati come sospetti di possibile caso di infezione da Bacillus anthracis in soggetti consumatori di droghe per via iniettiva (injecting drug users IDU):

– Grave infezione dei tessuti molli, inclusa fascite necrotizzante o cellulite con edema marcato.
– Segni di sepsi severa anche senza evidenza di infezione dei tessuti molli.
– Meningite (in particolare emorragia o segni cerebrali che suggeriscono un sanguinamento intracranico o somigliante ad emorragia sub-aracnoidea).
– Segni o sintomi di inalazione del bacillo o delle spore. La malattia è spesso bifasica con un iniziale malessere generale che può durare 2-3 giorni seguito da un’apparente ripresa di 1-2 giorni primadella manifestazione del quadro clinico completo.

Nelle immagini a fianco l’evoluzione dell’infezione cutanea da Bacillus anthracis dopo 4 e 10 giorni dall’inoculo.

Trattamenti
Iniziare una terapia antibiotica per dare copertura biologica sia al Bacillus anthracis che ad altri agenti responsabili di gravi infezioni cutanee: Ciprofloxacina e Clindamicina per via endovenosa, in combinazione con uno o due altri antibiotici (per esempio flucloxacillina, meropenem, metronidazolo). Asportazione chirurgica tempestiva del tessuto infetto.

La durata del trattamento antibiotico è di 60 giorni. Nel caso di meningite è preferibile l’utilizzo di Ciprofloxacina. E’ sconsigliata la somministrazione di cefalosporine di seconda e terza generazione e la prescrizione di sole penicilline perché inattivate dalle beta-lattamasi batteriche.

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