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Il Lab57 sostiene da sempre la Critical Mass contro lo strapotere delle auto e dei petrolieri!!!!

Il 27-28-29 maggio 2016, a Bologna:

Ciemmona 2016 – Critical Mass Interplanetaria.
Per tutte e tutti, senza tatto.
Ciclisti critici, punk, pericolosissimi estremisti vegani e meccanici resistenti vi invitano a Bologna, per pedalarne i portici, conoscere i tanti spazi autogestiti, godere del movimento a spinta umana più orsacchiotto che c’è e forse per stremarvi con improvvise salite ai famosi colli bolognesi, da tempo lussuosamente gentrificati.

Che nascano centomila Critical Mass Interplanetarie, a Roma come a Parigi, Milano, Bruxelles, Madrid o Bari e financo ad Aosta.
E, in linea con l’assenza di linea, nessuna potrà disconoscere l’orizzontalità di questo percorso, lanciato ad alta velocità (quella buona) verso la costruzione della
CIEMMONA INTERPLANETARIA 2016, a Bologna.

Un percorso costellato di numerosissime assemblee, fondato sull’autogestione e sulla partecipazione di tutte e tutti, vissuto dal basso e condiviso con la maggior parte delle realtà
cicloattiviste italiane.
R-Esisteranno due, tre, centomila Ciemmone?
Non ci spaventa, non ci preoccupa, non ci riguarda (non avendo padroni).
Rivendichiamo la Ciemmona nomadica, Interplanetaria, e per quest’anno, bolognese.
Comunque sarà, forti della figura del Nettuno (e del sindaco Bruce WilLee) da Bologna c’è chi dice: “siate come la fucking acqua”. Prendete la forma della strada dove scorrete.
Di più:
PRENDETEVI LE STRADE IN OGNI CITTA’ in cui riuscirete ad essere massa critica!
Perchè ciò che è nato per diffondersi altro non può fare se non assediare i molti luoghi della quotidiana follia.
Dove la schiavitù di un traffico alimentato da armi di distruzione di massa tradisce l’esistenza di un più letale sistema plasmato dall’irrazionalità capitalistica, lì la (massa) critica ha ragioni da far scorrere.

Contro fascismi, razzismi, specismi e vere dipendenze da falsi “social network”, pedaliamo, mangiamo, festeggiamo e cospiriamo insieme.
Nelle città non andremo solamente in bici, a celebrare la rivoluzione che vogliamo ogni giorno; guarderemo, ancora una volta, a tutti i luoghi in cui il dominio assassino agita guerre per il
petrolio; riserva prigionia per le vere masse critiche dei nostri tempi, quelle dei migranti, di chi fugge a fame e bombardamenti, degli esclusi dalla crescente voracità di una crisi permanente che insiste a sequestrare ricchezza concentrandola per pochi tecnocrati; al ricatto di una macchina politica interessata alla sola riproduzione del potere ed al controllo di vite assoggettate da un “login” all’occhio di NSAuron.
Riprendete il vostro coraggio!

Critici, muovete contro lo stato di cose presente. “Nè dio nè capo nè motore” è solo l’inizio.
Il resto è il lavoro comunardo di chi si sporca le mani, ripara il proprio mezzo, ravviva in ogni momento l’Autonomia delle pratiche, la Sovversione Poetica delle strade & le possibilità della Cospirazione Comune in difesa della Terra.
Anno domini 1312
Bologna
Alcunx pedalanti

 

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