Cos’è?
Il GHB (Gamma-idrossibutirato) è un componente presente naturalmente nel nostro metabolismo come in quello di tutti i mammiferi viventi concentrato, soprattutto, nell’ipotalamo, nei gangli basali, nei reni, nel cuore, nei muscoli e nelle masse grasse. La sua vera natura è ancora oggetto di studi approfonditi da parte di molti ricercatori che, per ora, lo inseriscono nella categoria neurotrasmettitori pur non essendo particolarmente sicuri.
Come si consuma?
Si trova, solitamente, in forma di liquido incolore e inodore, denso e con un sapore leggermente salato, contenuto in bottigliette di plastica o sotto forma di polvere bianca (da bere disciolta in un liquido) o in pastiglie. In campo medico è usato come anestetico chirurgico, per stimolare la produzione di GH (Growth Hormone, ormone della crescita), per la cura della alcool-dipendenza e come coadiuvante del parto (per le sue proprietà rilassanti e anti-spasmodiche). Viene usato come stimolante anche nel mondo dello sport e ricade sotto la categoria Doping.
Effetti
Il GHB è una sostanza con effetti molto differenti da persona a persona. Estremamente difficile è, inoltre, la sua “gestione” poiché, anche piccoli aumenti della dose possono condurre ad effetti completamente inaspettati e differenti da quelli preventivati. Gli effetti cominciano generalmente a distanza di 5-10 minuti dall’ingestione e durano da una a 3 ore circa. A basse dosi (circa 1-2 gr equivalenti ad un cucchiaino di polvere) presenta effetti molto simili a quelli degli alcolici: i consumatori riportano sensazioni di disinibizione, piacere diffuso, rilassamento e tranquillità, sensualità, euforia e tendenza a verbalizzare. A dosi (o concentrazioni) più alte può provocare intontimento, perdita di coordinazione dei movimenti, convulsioni, forte sonnolenza e narcosi (un sonno comatoso, con attività onirica, che può durare anche fino a 24 ore). Il GHB deve molta della sua fama alle proprietà ‘pro-sessuali’, in quanto gli effetti comprendono disinibizione, aumento della sensibilità tattile, aumento della capacità erettile nei maschi, e una maggiore sensibilità al momento dell’orgasmo. Non c’è nessuna evidenza scientifica che dimostri che il GHB provochi tolleranza o dipendenza.
Effetti non desiderati e Overdose
Stati confusionali, difficoltà progressiva a coordinare i movimenti e di coerenza nella verbalizzazione fino a sedazione totale. Fra gli effetti avversi conosciuti si segnalano inoltre forti attacchi di nausea, vomito e difficoltà muscolari.Nei casi più gravi di overdose sono state osservate convulsioni, collasso e coma. In particolare l’interazione con eronia, ketamina, oppio e alte dosi di alcool, è molto pericolosa e può anche condurre alla morte per arresto respiratorio. Il GHB ha, inoltre, un effetto legato al post assunzione, una sorta di “post sbronza” meno forte di quella alcolica. Sono stati riportati casi di violenza carnale legati al consumo di alte dosi di GHB (cosa che ha fatto guadagnare al GHB la nomea di ‘rape drug’ -droga da stupro-), quindi, soprattutto alle donne, occhio a quello che bevi: se la tua bevanda ha uno strano sapore salato che non dovrebbe avere, fai molta attenzione!
Per persone sieropositive in terapia antiretrovirale: E’ bene sapere che consumare GHB può essere molto pericoloso per chi è in terapia con farmaci anti-retrovirali (farmaci anti-Hiv), in particolare con inibitori della proteasi, in quanto esiste un meccanismo di interazione col GHB. Anche in questo caso come per l’MDMA le conseguenze possono essere fatali anche a dosaggi molto bassi. . In generale si consiglia quindi cautela con tutti gli inibitori delle proteasi, in particolar modo ritonavir ( norvir )e invirase. Attenzione anche agli NNRTIs (Inibitori della Trascrittasi Inversa NON Nucleosidici) pare che anche con efavirenz vi siano interazioni che possono aumentare i dosaggi di GHB nel plasma.
Fonte: http://www.lila.it/info_aids_scheda_ghb.htm
LA LEGGE
– Art. 73 DPR 309/90
Chiunque coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede o riceve, a qualsiasi titolo, distribuisce, commercia, acquista, trasporta, esporta, importa, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo o comunque illecitamente detiene sostanze stupefacenti o psicotrope definite “pesanti” (tabelle I e III) con la reclusione da 8 a 20 anni e con la multa da 25.822 a 258.228 €.
La normativa in vigore prevede, inoltre, per i fatti di “lieve entità”, la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da 1.032 a 10.329 €.
– Art. 75 DPR 309/90
Il possesso di sostanza stupefacente per uso personale non è considerato reato, ma è sanzionato in via amministrativa per un periodo da 1 mese a 1 anno(*) con la sospensione o il divieto di conseguire uno o più dei seguenti documenti:
– patente di guida( *da 1 mese a 3 anni)
– licenza di porto d’armi
– passaporto e ogni altro documento equipollente
– permesso di soggiorno per motivi di turismo
Per stabilire l’effettiva violazione del codice, la sostanza viene confiscata e mandata ad un laboratorio di analisi per verificarne la qualità e determinare la quantità di principio attivo .
Nel caso in cui la persona, al momento dell’accertamento abbia la disponibilità immediata di un veicolo a motore (cioè stia guidando all’atto del controllo) la norma prevede il ritiro immediato della patente per 30 giorni.
In caso di minorenni, vengono avvisati i genitori.
In alternativa è possibile seguire un programma terapeutico socio-riabilitativo presso il Sert di residenza. se ha esito positivo si ha la revoca delle sanzioni amministrative ( alcune prefetture sospendono il procedimento e ad esito positivo lo archiviano).