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Segnaliamo la vergognosa dichiarazione alla Camera di Gianpaolo Grassi, in qualità di “esperto”, povera Italia……

Ringraziamo million marijuanamarch Italia per il prezioso lavoro di documentazione:

«Coltivare la cannabis in famiglia mette a rischio la salute dei più giovani»:
è questo il titolo della rassegna stampa pubblicata lo scorso 22 giugno sul sito istituzionale del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), per ribadire quanto espresso alla Camera da Gianpaolo Grassi, primo ricercatore dell’ente, durante le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul disegno di legge “Cannabis Legale”:

«Il nostro centro è l’unico che è autorizzato da vent’anni, però è in grado di fornire più di 300 varietà e saremmo in grado di fornire in maniera certa e precisa un materiale di cui si sa le origini, la composizione e che cosa potrebbe fare e ci assumeremmo eventualmente, se sono d’accordo ovviamente i responsabili del mio ente, la responsabilità di questi prodotti.»

Audizione GIANPAOLO GRASSI – CREA 20/06/2016 (fonte: http://webtv.camera.it/evento/9646)

Pertanto, considerando che il DDL “Cannabis Legale” prevede non solo il regime di monopolio sulla vendita, ma anche una deroga per quanto riguarda la coltivazione personale fino a 5 piante, individuale ed in forma associata (attraverso il modello dei CSC), non c’è da meravigliarsi di come, con massima risolutezza, il CREA abbia reso un parere nettamente a sfavore proprio di quest’ultimo punto.

Piuttosto, l’inconsistenza e l’arbitrarietà delle argomentazioni espresse da Gianpaolo Grassi per motivare tale posizione non fanno altro che confermare quanto da noi anticipato in una lunga serie di approfondimenti sulla proposta di legge dell’Intergruppo Cannabis Legale e cioè che la previsione di affiancare la coltivazione personale al monopolio costituisca, per alcuni, davvero un grosso problema, forse proprio perché consentirebbe a molti, se non addirittura troppi, di potersi rendere indipendenti da un mercato che promette sì cifre da capogiro, ma che evidentemente pretende anche l’acquisizione del maggior numero di clienti possibile:

«Se consideriamo il costo del prodotto, noi abbiam detto che forse si può arrivare al 75% di accise e 25% di costo dedicato al prodotto, considerate che siano 10 Euro al grammo, noi abbiam fatto un’idea, un stima, che nel nostro istituto abbiamo 60 ettari e solo 10 ettari consentirebbero alla regione Veneto di avere 250 milioni di euro a disposizione.
Perché, il mio punto di vista è che le unità produttive siano concentrate nelle singole regioni e nelle regione autonome a Statuto speciale: ogni regione ha un organismo di ricerca in campo agricolo ed ogni regione sarebbe in grado, attraverso il supporto del Corpo Forestale dello Stato e dei NAS, di tenerli sotto controllo, io penso che fino a 20 ci arriviamo.
Se invece si allarga ad un bacino di utenza come è tutto quello che sarebbe auspicabile che avvenisse per alcuni, sarebbe un caos totale.»

Audizione GIANPAOLO GRASSI – CREA 20/06/2016 (fonte: http://webtv.camera.it/evento/9646)

Se così non fosse, se noi avessimo semplicemente frainteso lo spiccato interessamento di Gianpaolo Grassi ai risvolti economici della questione, resterebbe da capire a che scopo e sulla base di quali evidenze scientifiche il primo ricercatore del CREA abbia voluto rievocare ed avvalorare, attraverso ben note argomentazioni, proprio quelle più ataviche paure su cui ha sempre e disonestamente fatto leva la propaganda proibizionista, con la sola differenza di aver prestato la massima attenzione nel circoscrivere ogni possibile allarmismo sulla cannabis all’esclusivo caso in cui venisse consentito a tutti di praticare la coltivazione personale:

«Mettiamo un caso, cioè se venisse applicata la legge e che venisse ammessa la coltivazione da parte di un capo-famiglia delle 5 piante nel suo orticello e ci fosse in questa famiglia un minore.
Questo sarebbe talmente curioso e tanto attratto da questa cosa, che sarebbe portato a provare, perché dice: lo prova mio padre, lo provo anch’io e potrebbe essere anche portato a farlo provare agli amici. Per cui, noi inneschiamo un meccanismo di, io direi, contaminazione generalizzato per tutto il Paese.»

Audizione GIANPAOLO GRASSI – CREA 20/06/2016 (fonte: http://webtv.camera.it/evento/9646)

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