Riportiamo questo importante contributo tecnico-politico dal sito Million Marijuana March Italia e condiviso dalla rete nazionale Fine del mondo proibizionista:
Intervista al Giurista Giovanni Russo Spena:
confermati tutti i nostri peggiori timori sull’impianto della legge truffa per il MONOPOLIO TOTALE senza possibilità di autocoltivazioni
Da gennaio 2016 abbiamo individuato molti lati negativi e ingannevoli nella PL dell’intergruppo per la (finta) legalizzazione finalizzata al monopolio, lo abbiamo fatto evidenziando numerose contraddizioni e divulgando documenti autentici che la propaganda pro monopolio avrebbe preferito non venissero diffusi e conosciuti dalle persone interessate.
Lo abbiamo fatto non solo per un generico seppur sacrosanto “diritto di cronaca”, ma perché le persone interessate all’argomento sono persone nate e vissute in regime proibizionista, hanno avuto in larga parte (purtroppo) modo di saggiarne le persecuzioni e sognano di vederne la fine.
Giudichiamo pessime le modalità con le quali è stato fatto passare un messaggio mediatico che ha usato parole chiave nell’immaginario collettivo come “AUTOCOLTIVAZIONE”, facendo leva su un sentimento comune ad una considerevole fascia della popolazione, illudendola e ingannandola per pubblicizzare un progetto che non lo ha mai contemplato e che anzi, è il suo esatto contrario.
In questo surreale esempio di regime mediatico orwelliano da terzo millennio, continuiamo la nostra opera di decodifica della loro propaganda, esorcizzandola con la molto meno appetibile dura realtà, l’incubo non è ancora giunto alla sua fine e quando avverrà, non sarà certo grazie a leggi con questo impianto.
Oggi affrontiamo la PL nel suo testo base, come era fino agli emendamenti presentati a fine luglio (http://www.millionmarijuanamarch.info/2-non-categorizzato/67-emendamenti-cannabis-legale.html ) .
Certamente il testo sarà ulteriormente peggiorato dopo le votazioni per approvare o bocciare ogni singolo emendamento nelle commissioni alla Camera, poi tornerà in aula per la votazione.
Se il testo verrà approvato in aula alla Camera, sarà poi inviato al Senato dove proseguirà il suo iter con inevitabili altri emendamenti, secondo lo stesso copione della Camera e solo alla fine, se anche al Senato verrà approvato nelle commissioni e in aula, tornerà alla Camera per il definitivo varo.
Quello che è certo, è che se questo testo arrivasse alla fine del suo percorso, potrebbe solo peggiorare, grazie anche al suo impianto finalizzato al monopolio.
Non sappiamo quali e quanti di questi emendamenti verranno da settembre approvati nelle commissioni alla Camera e come sarà modificato questo testo ma, quello che sappiamo per certo, è che gli emendamenti presentati entro il termine ultimo utile del 19 luglio, sono nella quasi totalità di molto peggiorativi, quindi in questa intervista, analizzeremo il testo base senza gli emendamenti.
Nessuno, neanche dell’Intergruppo, ha presentato emendamenti per tentare di rimuovere i punti peggiori di questa PL come la comunicazione delle proprie generalità e l’ubicazione delle coltivazioni alle più vicine sedi regionali dei monopoli oppure, le sanzioni amministrative dell’immutato codice della strada oltre ai vari pericoli del monopolio in agguato che sono il tema di questa intervista.
Questi punti dovrebbero rimanere immutati, le comunicazioni alle sedi regionali del monopolio, potrebbero si sparire, ma solo se con gli emendamenti sparissero proprio e fin da ora, anche le 5 piante delle auto coltivazioni private e in CSC.
Abbiamo quindi chiesto a Giovanni Russo Spena, un autorevole parere tecnico da Giurista, frutto della sua lunga esperienza, sia come Docente di Diritto all’Università di Napoli, che come legislatore in precedenti governi.
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