Articoli marcati con tag ‘N-Joy’
In questi giorni i media stanno diffondendo questo nuovo ennesimo ALLARME DROGA senza risparmiarci esagerazioni scandalistiche e clamorose inesattezze tipoiche di un paese come l’Italia che ha la legge più proibizionista d’Euoropa in materia di sostanze.
Si veda ad esempio La Nuova Venezia, dove si parla di DANNI CEREBRALI IRREVERSIBILI senza specificare o documentare alcunchè.
Tutto è nato dall’ Allerta grado 2 diffusa dal Dipartimento Politiche Antidroga e giunta a noi il 3 marzo attraverso il Coordinamento Regionale Unità di strada Emilia Romagna, riguardo 6 intossicazioni da cannabinoide sintetico avventute a inizio febbraio nel nord-Italia.
Si tratta essenzialmente di ricoveri in ospedale di giovani in stato confusionale a volte incoscienti più un caso di una donna di 55 anni già in cura con psicofarmaci. Tutti avevano fumato questa miscela di erbe chiamata N-Joy e acquistata in smart shop come profumatore d’ambiente alludendo con immagini che si dovesse in realtà fumarla senza nessuna ulteriore informazione.
Nessun danno cerebrale irreversibile, quindi, tutti i soggetti sono stati dimessi il giorno dopo senza apparenti conseguenze, ma ci sembra veramente indecente vendere con pubblicità allusive sostanze sintetiche studiate solamente per eludere i controlli polizieschi fregandosene dei reali effetti sulla salute, lucrando sull’ignoranza proibizionista in cui siamo costretti a vivere in questo paese.
Apprezziamo molto la scientificità documentata del Sitema Nazionale di Allerta Precoce costruito sul modello europeo dell’ EMCDDA, ma il dott. Serpelloni, direttore del Dipartimento Antidroga di questo governo, dovrebbe ben sapere che tutta la responsabilità del proliferare delle narcomafie criminali e di questi irresponsabili venditori di fantomatiche nuove droghe è solo delle politiche repressive e probizioniste del suo governo che mirano solo al controllo sociale attraverso la paura e se ne infischiano della nostra salute.
Di seguito la scheda completa dei casi di intossicazione e delle analisi di laboratorio di questo cannabinoide sintetico JWH-018.
Nell’arco di 5 giorni, a partire dal 12 di febbraio, sono stati registrati 6 casi di intossicazione acuta (1 a Milano, 4 a Venezia, 1 a Portogruaro) che hanno necessitato di ricovero ospedaliero a seguito del consumo della miscela aromatica venduta in Internet e smart shops come profumatore ambientale con il nome “n-Joy”.
I soggetti intossicati riferiscono di aver acquistato la miscela via Internet.I risultati preliminari evidenziano la presenza del cannabinoide sintetico JWH-018 (1-pentyl-3-(1-naphthoyl)indole).
1. Il 12 febbraio u.s. alle ore 21.30 è stata ricoverata a Milano donna di 55 anni, che riferiva di aver assunto per via inalatoria (fumo) una miscela aromatica (“erbe per profumare ambiente”) successivamente identificata con il nome di “n-Joy”.
La donna è stata trovata in casa propria in stato confusionale, dopo una probabile crisi comiziale (convulsiva). Portata in Pronto Soccorso, è stata ricoverata in stato di agitazione ed eccitazione e trattata con benzodiazepine. Il soggetto risulta essere affetto da disturbo bipolare ed è in trattamento con valproato di sodio. La paziente ha riferito di aver fumato una miscela aromatica chiamata “N-joy” nel pomeriggio e di aver acquistato il prodotto dal sito www.alkemico.com.
2. Altri 4 casi analoghi sono stati registrati la sera del 16 febbraio a Venezia. Uno dei soggetti, donna di 35 anni, ha contattato il Centro Antiveleni di Pavia cui ha riferito che i quattro avevano fumato la miscela “N-joy”, acquistata da una persona del gruppo dal sito Internet www.n-joyaroma.com. Secondo quanto riferito dalla donna, visitata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Venezia, tutti e 4 avrebbero fumato il prodotto e lo avrebbero aspirato 1-2 volte ciascuno. Le due persone che lo avrebbero aspirato solo una volta avrebbero manifestato effetti meno importanti, e sono stati in grado di avvertire i soccorsi.
La donna ha riferito di aver provato un forte stato di agitazione, allucinazioni, percezione alterata del proprio corpo, confusione mentale, parestesie, attacchi di panico e tachicardia. Tali sintomi sono perdurati, in misura minore, anche il giorno successivo. L’informazione è stata confermata anche dal medico che ha preso in carico la paziente in Pronto Soccorso. Gli altri soggetti coinvolti hanno mostrato sintomi analoghi ma di minor intensità, l’età dei 4 soggetti intossicati è compresa tra 25 e 35 anni.
3. Il 25 febbraio, il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda Cà Granda ha segnalato di essere stato contattato la notte del 13 febbraio dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Portogruaro per un ragazzo di 19 anni che, dopo aver fumato un poutpourry di fiori secchi ed estratti aromatici, giungeva in stato di “insufficienza cerebrale” in ospedale. Il ragazzo ed i suoi amici riferivano di aver già fumato in passato questa sostanza senza però presentare alcun disturbo. Le altre 3 persone che erano con lui non hanno manifestato sintomi nemmeno in questa circostanza. In questo caso, gli esami tossicologici hanno rivelato una leggera positività per THC. La mattina successiva il ragazzo ha ripreso conoscenza ed è stato affidato ai genitori. Intervistato dal medico, aveva riferito che la miscela fumata si chiamava “n-Joy”.
Il 24 febbraio il Sistema Nazionale di Allerta Precoce è entrato in possesso della miscela “n-Joy” direttamente dalla rete di vendita. Il prodotto è stato analizzato dal laboratorio di Medicina legale dell’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona e dal Laboratorio Antidoping di Orbassano (TO).
Le analisi preliminari della miscela effettuate in GC-MS hanno messo in evidenza
cromatogrammi nei quali erano presenti lo ione molecolare (m/z 341) e molteplici frammenti riferibili alla molecola nota come JWH-018 (1-pentyl-3-(1-naphthoyl)indole), come componente principaledell’estratto. Tale analita era presente in tutti gli estratti finora analizzati. Una stima della concentrazione di tale principio attivo si può valutare in circa 10 microgrammi/mg di materiale di origine (ulteriori accertamenti sono in corso).
Da un’indagine condotta dal Sistema Nazionale di Allerta precoce, il prodotto “n-Joy” viene venduto su siti Internet di smart shops italiani. Viene generalmente inserito nella categoria “smart drugs”, sottocategoria “blends”.“N-Joy” viene promozionato come una miscela aromatica con estratti di prodotti vegetali. Viene descritto come articolo non destinato al consumo umano, ma le immagini che lo pubblicizzano riportano giovani nell’atto di fumare. Il suo costo è di 20-25 € per 2 grammi di prodotto.
Scheda tecnica “JWH-018”
Nome
1-Pentyl-3-(1-naphthoyl)indole (JWH-018)
Formula di struttura
C24H23NO
Aspetto
JWH-018 è un composto secco, marrone, leggermente appiccicoso e grumoso. Allo stato grezzo è estremamente denso con colorazione più scura nelle porzioni che appaiono più dense. Dopo semplice triturazione o per cristallizzazione, l’aspetto varia notevolmente. Tagliando con una lama affilata si ottengono dei fiocchi di un colore marrone chiaro. Cristallizzando lo stesso campione, si ottengono dei cristalli fini di colorazione marrone ancora più chiara, forma nella quale spesso viene distribuito il
prodotto.
Farmacologia
L’ aminoalchilindolo JWH018 è un ligando del recettore cannabinoide 1 (CB1) ed inibisce la produzione di cAMP nelle cellule CHO che esprimono il recettore CB1. Sperimentalmente gli autori hanno studiato l’effetto del JWH018 sulla trasmissione neuronale in colture di neuroni dell’ippocampo per verificare la cascata di risposta dei recettori CB1 attivata dal composto.
Il JWH018, principale componente di numerose preparazione vegetali (herbal mix) commercializzate per i loro effetti psicoattivi, si è dimostrato essere un potente ed efficace agonista del recettore CB1 ed è in grado di attivare diversi segnali di risposta. Quindi, presumibilmente, concludono gli autori, gli effetti del prodotto “Spice” sono dovuti all’attivazione
del recettore cannabinoide CB1 da parte del JWH018, addizionato alla miscela di erbe.
Effetti
Gli autori dell’articolo descrivono un caso di astinenza fisica e sindrome da dipendenza sviluppata dopo il consumo di “Spice.” Nello specifico, un paziente di 20 anni ha riportato di aver fumato “Spice Gold” ogni giorno per 8 mesi. Ha sviluppato tolleranza e velocemente aumentato la dose a 3 g al giorno. Provava un continuo desiderio per la sostanza e continuava ad usarla nonostante lo sviluppo di disturbi cognitivi persistenti. L’uso della sostanza lo ha allontanato dalle attività lavorative. Lo screening sulle urine era negativo al momento dell’ingresso in ospedale. Tra il quarto e il settimo giorno in ospedale, ha sviluppato profonda agitazione, craving, incubi notturni, sudorazione, nausea, tremori e cefalea. La sua pressione sanguigna è rimasta elevata per 2 giorni con valori massimi pari a 180/90 mmHg accompagnata da una frequenza cardiaca di 125/min. Il paziente ha dichiarato di aver provato sintomi simili, qualche settimana prima, a causa di indisponibilità del prodotto e che tali sintomi erano scomparsi dopo aver consumato nuovamente il prodotto “Spice”. Gli autori interpretano i sintomi come sindrome di astinenza corrispondente ai criteri dell’ICD-10 e del DSM-IV. La sindrome di astinenza fisica osservata somiglia fortemente a quella che si manifesta nel caso della dipendenza da cannabis. Gli autori ipotizzano che la sindrome descritta dal paziente fosse dovuta all’assunzione di cannabinoidi sintetici come il JWH-018 e il CP 47497 presenti nello “Spice Gold”. Gli autori inoltre evidenziano il fatto che sia il JWH-018 che il CP-47-497 non sono mai stai studiati in termini di tossicità e sicurezza, sull’uomo.
1 FONTE:
• Pub Med
• ISS
• EMCDDA
Atwood BK, Huffman J, Straiker A, Mackie K. JWH018, a common constituent of ‘Spice’ herbal blends, is a potent and efficacious cannabinoid CB(1) receptor agonist. Br J Pharmacol. 2010 Jan 22. [Epub ahead of print]
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20100276
Zimmermann US; Winkelmann PR,Pilhatsch M, Nees JA, Spanagel R, Schulz K. Withdrawal phenomena and dependence
syndrome after the consumption of “spice gold”. Dtsch Arztebl Int. 2009 July; 106(27): 464–467.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2719097/