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Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point!!
PUTTANA LA MISERIA!
Venerdì 9/03/2011
@ eXMercato 24, via Fioravanti 24, Bolognina
–> Info e programma completo dalle 19.00
Dalle 19 (ingresso libero):
aperitivo mangereccio
a seguire ore 19:30:
Incontro pubblico sulla vicenda della schedatura dell@ prostitut@ bolognesi da parte delle forze dell’ordine (e con l’intenzione di segnalarle al Fisco) avvenuta di recente nella nostra città.
Questa brillante operazione vìola: la legge sulla privacy, la legge Merlin e la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.
Allora, che succede a Bologna?
Per capirlo, andremo direttamente alla fonte questionando con le due principali realtà nazionali nella difesa dei diritti dell@ sex-workers.
Sarà un’occasione imperdibile di informazione e auto-formazione, ovvero: tutto quello avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere!
Chiacchiere e workshop di auto-formazione con:
Pia Covre – Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute
Valerie Taccarelli – Movimento Identità Transessuale
Frangettestreme – introduzione
Betty – Sexyshock – introduzione
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ore 21.30 proiezione di “Mutantes – Feminisme Porno Punk” di Virginie Despentes
http://www.leztrailer.it/mutantes/
Composto da circa una ventina di interviste raccolte tra il 2005 e il 2009 tra USA, Parigi e Barcellona, “Mutantes” è il dodicesimo film di Virginie Despentes e il suo primo documentario, in cui riunisce contributi da nomi importanti, quali Maria Beatty, Carol Queen, Linda Williams, per una panoramica sul mondo del femminismo-porno-punk che va dagli anni ’80 ad oggi, intervallati da performance di sex-workers femministe e lesbiche.
Infine Virginie Despentes si concentra su quella che è la scena barcellonese contemporanea, facendoci conoscere i collettivi queer che la animano e ciò che le queer-activists hanno da raccontarci.
Si ringrazia Irene Dioli dello staff di Soggettiva e ArciLesbica Bologna. www.soggettiva.it
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ore 22 (dai 3 euro alle maitresse):
dj Kinda
dj X – black music
dj Kaps
live: Trouble vs Glue (pop punk ballabile e obliquo – Roma)
http://soundcloud.com/nofirecordings
TvsG e’ un duo: Toni Trouble e Mrs. Glue.
Usano tastiere giocattolo, un campionatore, una drum machine, un sint , una chitarra volutamente scordata ,dei pezzi di batteria acustica e 2 voci per creare il loro pop-punk ballabile, ma allo stesso tempo obliquo e senza moda . Vanno in giro in Europa del nord e nell’Eastcoast degli Stati Uniti e Canada dal 2007.
Hanno pubblicato : un Lp dal titolo ” zum Teufel” per l’ etichetta tedesca Urquinaona records, una cassettina dal titolo “death with Fanfulla” per la No= Fi recording, un brano per la compliation della scena underground di Roma est ” Borgata Boredom”, sempre su No=fi recordings. Hanno due video fatti dal noto illustratore Onze:
http://vimeo.com/5676769
http://www.youtube.com/watch?v=XWJHuY02IdI
dresscode: la puttana che è in te, o che ti credi di essere!
camera a ore La Gradisca (camera di trasformazione): se non hai avuto tempo, se non hai le idee chiare, tranqull@ ti aiuta la Gradisca a far emergere la meretrice che è in te!
Fine bordello ore 4
more info: http://frangettestreme.noblogs.org/– http://atelierbetty.noblogs.org/
–> Vai al PROGRAMMA di VIENNA 2012 DRUG PEACE SUMMIT: 10 – 16 MARZO 2012
OCCUPY UNODC (Ufficio Droghe e Crimine delle Nazioni Unite).
–> Leggi il COMUNICATO di Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista
–> Vai al sito di Xm24 per info sull’ evento
Ore 20:00
Aperitivo Antiproibizionista
Presentazione della mobilitazione internazionale
PROGRAMMA di VIENNA 2012 DRUG PEACE SUMMIT
Venerdì 9 Marzo
10 – 12 am, Conferenza stampa
Cafe Landtmann (Dr. Karl Lueger-Ring 4, Vienna)
Intervengono:
1) Frederik Polak – Paesi Bassi,presidente di Encod
2) František Písařík – Repubblica Ceca, Encod
3) Dr. Kurt Blaas – Austria, Encod
4) Enrico Fletzer – Italia, Encod
5) Patrizia Moretti – Italia, madre di Federico Aldrovandi, una vittima della guerra alle droghe italiana
6) Alessandrio Oria – Italia, ROTOTOM – Festival
7) Dennis Lahey – Paesi bassi, Encod
17 – 20 pm: Presentazione di filmati della serie
Fumare spinelli può essere mortale/Kiffen koennte toedlich sein / To smoke cannabis could be deadly, su omicidi di polizia in Italia.
In seguito: discussione generale
Luogo: (Aula) Hörsaal II, Università di Vienna, Universitätsstrasse 7 fermata metro U-Schottentor
Sabato 10 Marzo
14 – 17 pm Manifestazione ’ Risettiamo la politica sulle droghe ’,da Schwedenplatz al Vienna International Centre
Domenica 11 Marzo
Assemblea degli attivisti ed attiviste. Luogo ed orario presto disponibile
per maggiori informazioni: Tel: +316 3018 2408 (Fredrick Polak)
Website: www.drugpeacefestival.com
Email: office@encod.org
–> Proiezione del film “L’ era legale”
di Enrico Caria (2012)
Anno 2020: Napoli è diventata la città più sicura, pulita e moderna del Pianeta. Come è accaduto?
La risposta è in un finto documentario che narra le avventure di Nicolino Amore che, nato poverissimo, diventa Sindaco.
Assistiamo così alla sua buffa ascesa nella Napoli-bene dove all’inizio cerca solo di godersela.
Poi la crisi: Nicolino si rende conto che sta tradendo la sua gente, da sempre vittima di camorra e illegalità.
Però battere la malavita sembra impossibile: i narcos sono troppo ricchi e influenti… ma proprio quando Nicolino sta per arrendersi, una potente “madrina” di camorra, che ha perso l’unico amatissimo figlio per overdose, gli suggerisce la soluzione: legalizzare la droga.Così, distribuendo le droghe gratis e sotto controllo medico, i narcos perdono quell’enorme flusso di denaro con cui compravano tutto, inclusi poliziotti, politici e magistrati. E poco alla volta anche il numero dei drogati, ora trattati non più come criminali ma come dei malati, si riduce…
Detta così sembra una favola… ma siamo o non siamo nel futuro?
Nel mockumentary ci sono poi personaggi veri: autorevoli magistrati antimafia come Pietro Grasso e Vincenzo Macrì, scrittori come Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli, giornalisti come Bill Emmott e Marcelle Padovani, il presidente di Lega Ambiente Francesco Ferrante e Tano Grasso di Libera.
Tutti si esprimono sul fallimento delle politiche proibizioniste.
Ore 22:30
Concerto CACTUS TRUCK
JOHN DIKEMAN – sassofono
JASPER STADHOUDERS – chitarra e basso
ONNO GOVAERT – batteria
I Cactus Truck creano una musica sorprendentemente intensa, non solo in termini di volume o velocità, ma attraverso un completo abbandono fisico e psicologico. Nella loro musica è possibile trovare degli accenni al Delta Blues, al primo free jazz, al noise giapponese, alla no wave.
I Cactus Truck risiedono ad Amsterdam e sono stati fondati nel 2010. Si sono già esibiti in molti rinomati locali, tra cui i Bimhuis, SJU Jazzpodium, Worm, ecc. Il musicista John Dikeman è stato recentemente selezionato per il Young VIP Tour 2012 (un premio assegnato a due musicisti ogni anno nei Paesi Bassi). I Cactus Truck, insieme al bassista norvegese Jon Rune Strøm, suoneranno così in tutti i locali jazz più prestigiosi dei Paesi Bassi.
I Cactus Truck hanno lavorato frequentemente con membri degli Ex, inclusi Terrie Ex, Andy Moor, Colin McLean, Ab Baars, Teun Verbruggen, Gerri Jaeger (Knalpot), ed hanno aperto per gli Ex, Thomas Ankersmit, Kevin Drumm, Jackdaw con i Crowbar. Hanno poi collaborato con alcuni dei più eccezionali improvvisatori della scena internazionale (Peter Evans, Joe McPhee, Mike Reed, Wilbert de Joode, Andrew D´Angelo, Noel Redding, ecc.).
http://www.cactustruck.com
Comunicato della rete Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista
Sono passati nove anni da quando, nell’Aprile del 2003, andammo in tantissime/i dall’Italia, dal resto d’Europa e del mondo a Vienna in occasione della 40° Conferenza Internazionale dell’Onu sulle droghe. In quei giorni l’ipocrisia proibizionista toccava il culmine: senza crepe e senza nessun ragionevole dubbio nutriva i programmi elettorali delle destre, anche di quelle nostrane.
Mentre noi accerchiavamo il palazzo l’allora ministro degli esteri Gianfranco Fini era presente per annunciare il varo di quell’infame legge che tre anni dopo verrà approvata grazie al sostegno del diversamente intelligente Giovanardi. Con il ricorso al decretamento d’urgenza ci si è opportunamente adoperati per privarla di un doveroso dibattito politico, inserendola tra le norme securitarie in occasione delle olimpiadi invernali di Torino: un paradossale scenario in cui la “neve” necessaria per praticare lo sport ha acquisito, nelle menti distorte dei promotori della legge, il significato dell’espressione gergale che rappresenta.
Quando contrastavamo dal basso l’approvazione della Fini/Giovanardi ciò che ci ripetevamo era che una volta entrata in vigore sarebbero stati gli stessi effetti della famigerata legge a crearne gli anticorpi, a stimolare il dissenso e produrre consapevolezza. Oggi, attraverso vere e proprie pene mascherate con sanzioni amministrative, unite ai controlli su strada e nei posti di lavoro l’ingerenza nelle condotte private delle persone è sotto gli occhi di tutti/e: ne peggiora l’esistenza, aumenta i consumi e non genera sicurezza alcuna.
Anche a livello istituzionale si registrano segnali di un cambiamento di rotta che partono dal Rapporto della Commissione Latino Americana su Droghe e Democrazia di due anni fa per giungere alla più recente Global Commission on Drug Policy; entrambe denunciano senza ombra di dubbio il fallimento delle politiche proibizioniste e la grave violazione dei diritti civili che tali pratiche comportano.
A ottobre 2011 nasce in Italia un nuovo coordinamento antiproibizionista con l’intento di proporre un concetto differente del “problema droga”, che si discosti nettamente dai “dogmi” visionari e farneticanti del Dipartimento Politiche Antidroga di Giovanardi e Serpelloni (quest’ultimo ancora in carica nel governo Monti).
Ai concetti di Potere, Propaganda e Proibizione, attraverso i quali si continua a prospettare una falsa soluzione e si raccolgono reiterati fallimenti, il coordinamento oppone una concezione libera da criminalizzazione e medicalizzazione dei consumi di sostanze accompagnata da reali azioni di riduzione del danno e limitazione dei rischi in una comunità liberata dall’attuale disinformazione proibizionista.
Pensiamo che la depenalizzazione e la conseguente modifica del testo unico in materie di droghe debba essere una priorità immediata. Un atto di rispetto verso chi come Cucchi, Bianzino, Aldrovandi, Ales e tanti altri ha pagato con la vita; un dovere per coloro i quali pagano con il carcere una scelta individuale che merita rispetto e richiede consapevolezza, non la privazione della libertà né l’ingerenza in aspetti privati ed essenziali della propria vita.
La strategia da cui partire per una nuova ed efficace politica sulle droghe deve operare una decostruzione delle retoriche culturali farmacocentriste non solo alla luce del fallimento delle attuali politiche antidroga ma soprattutto a partire dal paradigma sui modelli disciplinari e le forme di controllo, confluite e funzionali alle logiche di un modello globale teso alla permanente ristrutturazione dei cicli di accumulazione, a discapito delle libertà individuali e dei diritti acquisiti.
E’ necessaria la reintroduzione di un approccio alle sostanze basato sulle differenze, non solo delle varie tipologie, ma soprattutto in relazione ai diversi usi che se ne possono fare e ai significati che essi assumono negli individui. La strategia di contrasto ad abusi e dipendenze non può che essere fondata sui pilastri della prevenzione e della riduzione del danno, usando strumenti relazionali e non sanzionatori, ristabilendo un reale principio di non punibilità del consumatore e concependo una normativa tesa al supporto ed alla cura dei consumatori problematici, fuggendo logiche sanitarie istituzionalizzanti nel pieno rispetto delle libertà individuali e dei diritti civili.
Per noi sono inderogabili concetti fondamentali quali il diritto all’autoproduzione, che garantisce la qualità di una merce e rappresenta un reale meccanismo di riappropriazione teso a restituire dignità e libertà di scelta ai consumatori. Contrapponiamo l’uso medico alla medicalizzazione e all’istituzionalizzazione dei consumatori di sostanze: prassi diffusa che evidenzia come oggi l’uso di sostanze sia considerato, tanto in ambito scientifico quanto in quello culturale, come causa o conseguenza di una patologia.
E’ il momento di riunire le forze per tentare di avanzare e Vienna 2012, dove ogni anno si riunisce l’ONU a marzo per discutere le politiche mondiali sulle droghe, è il luogo in cui possiamo incidere.
Potrebbe essere l’inizio della fine del proibizionismo, la conclusione di un ciclo e il ritorno nel luogo del delitto commesso da altri, per esorcizzarlo e denunciare la grave situazione del nostro paese in cui la dialettica con le istituzioni preposte ottiene un’unica e terribile risposta repressiva.
Mercoledì 29 febbraio
ore 18.00
Sala del Silenzio, Vicolo Bolognetti 2, Bologna
Lab57 & Forum Droghe
presentano il volume
Cocaina. Il consumo controllato
A cura di Grazia Zuffa
interverranno:
– Susanna Ronconi, Forum Droghe
– Beatrice Bassini, Psicologa Sert Zola Predosa
– Claudia Bianchi, Responsabile del Servizio 2 piste per la coca
– Massimo Lorenzani, Coordinatore di Lab57 – Alchemica
Sono state invitate ad intervenire:
– Milena Naldi, Presidente del Quartiere San Vitale
Studiare i controlli che i consumatori esercitano sulle “droghe” può sembrare una contraddizione poiché nell’opinione corrente la parola “droga” è associata alla dipendenza. La scienza asseconda questa visione e si concentra sugli assuntori intensivi e sulle proprietà additive delle sostanze.
Eppure, un consistente corpo di ricerche internazionali mostra come molti consumatori sono in grado di dominare le droghe invece che esserne dominati.
Ricerche condotte nel Nord Europa da enti quali l’Università di Ghent (Belgio) e quella di Amsterdam hanno evidenziato come il mondo dei consumatori sia caratterizzato dal consumo occasionale e controllato, sia pur cronico; che la gran parte dei consumatori non percorre un’unica parabola di “ascesa” nel consumo e “discesa” nell’astinenza.
Il percorso è meglio rappresentato da una sinusoide, con picchi di consumo, momenti di astinenza, passaggio ad altre sostanze, o assestamenti sul cosiddetto consumo controllato. Ciò avviene tramite l’apprendimento di regole sociali e personali volte a impedire che il consumo comprometta la “normalità” quotidiana.
Oltre ad offrire una prospettiva teorica alternativa al “farmacocentrismo” dominante, il volume apre una serie di riflessioni su temi di cruciale interesse sia per chi si occupa della programmazione delle politiche [sociali, sanitarie, di organizzazione urbana e sicurezza pubblica] sia per chi lavora nell’ambito del consumo di sostanze psicoattive e delle dipendenze.
Alcune domande scaturiscono dalla lettura di questo volume:
– Chi, nonostante la proibizione, decide comunque di usare droghe, quali opportunità ha di accedere alle conoscenze utili per un uso meno rischioso e più controllato?
– Quali politiche vengono messe in atto per il consumatore di sostanze illegali, oltre alla repressione, alla criminalizzazione e alla reclusione previste dalle attuali politiche proibizioniste?
– Gli attuali servizi esistenti oggi in Italia, per come sono strutturati e per le risorse che hanno a disposizione, sono in grado di affrontare le situazioni legate ai sempre mutevoli scenari del consumo?
Grazia Zuffa, psicologa, svolge attività di formazione e supervisione per operatori del sociale. Ha insegnato Psicologia delle Tossicodipendenze presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze e diretto per oltre dieci anni Fuoriluogo, mensile su droghe e marginalità. È membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Tra le sue pubblicazioni, I drogati e gli altri (Sellerio, 2001).
Proprio per cercare di formulare una risposta sensata a questi e ad altri interrogativi, l’Associazione Alchemica – Lab57, in collaborazione con Forum Droghe, ha deciso di organizzare un ciclo di discussioni pubbliche proseguendo il percorso iniziato
il 10 dicembre, giornata mondiale per i diritti umani, con la parata Canna-bicycle Human Motor 2011, continuato poi
il 24 gennaio con la presentazione del volume della fondazione britannica Transform Drug Policy Foundation
”Dopo la guerra alla droga.
Un piano per la regolamentazione legale delle droghe”
Il prossimo appuntamento sarà:
– Mercoledì 7 marzo,
ore 19, Xm24, via Fioravanti 24, Bologna
–> vai al link della presentazione
con la presentazione della rete nazionale Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista,
che dal 10 al 16 marzo si è data appuntamento a Vienna per la mobilitazione internazionale
OCCUPY UNODC (Ufficio Droghe e Crimine delle Nazioni Unite)
–> Xm24 & Filuferroots Sound in collaborazione col collettivo Nomads presentano:
STEP BY STEP vol.6
un nuovo appuntamento per tutti gli amanti della buona roots reggae music!!
–>INTERMINABILI TRASH TOUR 2012
L’ASS.CULTURALE ANTIFASCISTA DAX 16 MARZO 2003 SOSTIENE:
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “INTERMINABILI DISORDINI”
DI ALEX ALESI
PROIEZIONE DEL VIDEO “VIVA DAX LIBERO E RIBELLE”
DELLA ASS.DAX16MARZO2003
A SEGUIRE SERATA ALLEGRIA E LOTTA CON:
INTERNAZIONALE TRASH RIBELLE E I SUOI DJ’S
IL TUTTO PER SOSTENERE 130MILA:
130mila volte… NON DIMENTICHIAMO IL 16 MARZO!
Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point!!
Il Lab57 – Alchemica sarà presente con la postazione chill-out & info point a questo importante evento BENEFIT per sostenere progetti come Lab57 e Infoshocktorino – Gabrio che vivono di passione e professionalità senza NESSUN FINANZIAMENTO PUBBLICO.
ore 22.30
presentazione mobilitazione
Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista
10-16 marzo: Occupy UNODC
(Ufficio Droghe e Crimine delle Nazioni Unite)
e
Presentazione del video
IL MANUALE DEL TEKNUSO
– Prima puntata:
NO MARKET! THAT’S A PARTY!
by
Lab57, Teleimmagini?, Xm24