Archivi per la categoria ‘Manifestazioni’

logo2014_1Dibattito-MMM-2014

>>>>Verso l’Umanopolio<<<<
Quali scenari dopo la cancellazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe?

Venerdì 9 maggio dalle 17,30 al C.S.O.A. Forte Prenestino

Riteniamo indispensabile un ripensamento globale delle politiche sulle droghe, un superamento del proibizionismo su scala planetaria e la delineazione di nuove prospettive a partire dalle persone che usano sostanze psicoattive, dai loro diritti, dalle loro definizioni dei problemi e dalle loro aspettative e proposte sintetizzate nei punti della “Carta delle persone che usano sostanze – Genova 2014”.
Vogliamo valorizzare gli elementi positivi emersi in anni di lavoro sulla riduzione del danno e la limitazione dei rischi, le esperienze di autogestione degli assuntori, la capacità di rinnovamento di una parte dei servizi , partendo da quegli operatori e quelle associazioni con i/le quali negli anni abbiamo condiviso percorsi e alle volte ci siamo meticciati.
Vogliamo ragionare su legalizzazione e liberalizzazione o regolamentazione, tenendo conto delle possibili derive speculative del mercato selvaggio, sempre in agguato e capace di fagocitare tutto come sta avvenendo in Spagna in una parte dei CSC e delle mire monopolistiche delle multinazionali del farmaco e del tabacco, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Canada dal primo aprile 2014.

Vogliamo poi sapere cosa ne sarà delle persone ancora detenute per una legge che non c’è più e in attesa del ricalcolo della pena dopo tre mesi dalla cancellazione della Fini Giovanardi.

Vogliamo poi ragionare sulla situazione italiana attuale, sulle posizioni in materia del governo Renzi, Alfano, Giovanardi e del decreto Lorenzin.

Di tutto ciò ed altro parleremo venerdì 9 maggio dalle 17:30 al C.S.O.A. Forte Prenestino.

  • Quattordicesima edizione della M.M.M. nè con le narcomafie ne con le multinazionali del tabacco e del farmaco, contro ogni monopolio per l’umanopolio“; Alessandro “Mefisto” Buccolieri per la Million Marijuana March (Italia).
  • Dall’ordinamento poco ordinato delle tabelle del decreto Lorenzin alle mancate iniziative dell’AIFA per estendere gli impieghi della cannabis terapeutica“; Giorgio Bignami, già ricercatore psicofarmacologo e membro del Comitato Scientifico di Forum Droghe.
  • Carta dei diritti delle persone che usano sostanze” Andrea Fallarini, Rete “Fino Alla Fine Del Mondo Proibizionista” e Rete ITARDD.
  • Ricalcolo della pena per migliaia di persone detenute con una legge non più in vigore alla vigilia delle salatissime multe della comunità europea per la vergognosa situazione carceraria italiana“; Patrizio Gonnella, Presidente dell’Ass. Onlus “Antigone”.
  • Cannabis Social Club in Spagna, dal raggiungimento di un obiettivo a lungo e faticosamente inseguito, al rischio che se ne impossessi il mercato” Martin Barriuso, portavoce della Federación de Asociaciones Cannábicas (Spagna) e Frenki, Infoshock Gabrio (To).
  • Interventi avanzati di riduzione dei rischi, contesti e strumenti:
    • Nuovi scenari nella repressione dei free parties
    • Chill-out e analisi sostanze: un approccio europeo” Massimo Lorenzani – Lab57 (Laboratorio Antiproibizionista Bologna)

a seguire:

Workshop teorico-pratico su tecniche di analisi delle sostanze sul campo” a cura del Lab 57 (BO).

10273524_557804047651704_3173498693335026706_ncanapisa14

MANIFESTAZIONE NAZIONALE – STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014
ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

APPELLO CANAPISA 2014

“NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI”

Con la cancellazione per illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, è rientrata in vigore la precedente normativa del 1990, la Jervolino-Vassali.
>>>>> Leggi tutto………………

>>>>>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point!! <<<<<<<

>>>> se vuoi ricevere i numeri delle info-linezzz (solo poche ore prima dell’evento),devi essere già iscritto alla Newsletter,
iscriviti a questo link…. <<<<

25revolt

1702

>>> Serpelloni torna a casa???!!! <<<

Giovanni Serpelloni non è più a capo del Dipartimento Antidroga e torna all’ASL di Verona.
Una grande vittoria per tutto il movimento. Ora attendiamo fiduciosi il nome del sostituto.

serpelloni.jpgIl capo del Dipartimento Antidroga del Governo italiano Giovanni Serpelloni ha lasciato oggi l’incarico datogli da Carlo Giovanardi ormai nel 2008 e tornerà alla ASL di appartenenza, a Verona.
Una seconda grande vittoria per il movimento dopo la dichiarazione di incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi a febbraio. Sono inumerevoli le associazioni di settore che ormai da anni chiedono la rimozione di Serpelloni dal ruolo di regia delle politiche antidroga italiane, da troppi anni in controtendenza rispetto alle incrinature ormai evidenti nella war on drugs e alle esperienze di nuovi approci che si stanno susseguendo in tutto il mondo.

Fonte: fuoriluogo.it, di Leonardo Fiorentini 11/04/2014

>>>> Antidroga, il business delle relazioni politiche
consumo-stupefacenti-italia-IFC-CNRStupefacenti. Il consumo di stupefacenti in Italia continua a crescere. Malgrado dai tempi di Giovanardi il capo Dipartimento Serpelloni affidi ad agenzie fidate e ben pagate l’analisi dei dati. Che sostengono il contrario.
A dif­fe­renza di quanto afferma il Dipar­ti­mento poli­ti­che anti­droga (Dpa) della Pre­si­denza del con­si­glio, i con­sumi di droga nel nostro Paese con­ti­nuano a cre­scere. Soprat­tutto tra i gio­va­nis­simi. A dirlo sono le anti­ci­pa­zioni dei risul­tati dell’indagine Espad-Italia®, una ricerca sui com­por­ta­menti d’uso di alcol, tabacco e sostanze ille­gali da parte degli stu­denti delle scuole medie supe­riori, inse­rita nell’omonimo pro­getto del Con­si­glio d’Europa. Lo stu­dio ita­liano viene con­dotto fin dal lon­tano 1995 dall’Istituto di Fisio­lo­gia Cli­nica (Ifc) del Con­si­glio Nazio­nale delle Ricer­che (Cnr), sulla base degli indi­ca­tori stan­dard richie­sti dall’Osservatorio euro­peo delle dro­ghe e delle tos­si­co­di­pen­denze di Lisbona (Emcdda).                        Uso di stimolanti 2003-2012 – Fonte IFC-CNR vs fonte privata Governo Italiano

O almeno è stato così fino alla crea­zione del Dipar­ti­mento in que­stione, il 20 giu­gno del 2008. A par­tire da quell’anno, durante il quarto governo Ber­lu­sconi nel quale sot­to­se­gre­ta­rio con delega a fami­glia, droga e ser­vi­zio civile era Carlo Gio­va­nardi, coau­tore assieme a Fini dell’omonima legge repres­siva da poco boc­ciata dalla Con­sulta che equi­pa­rava tutte le sostanze ina­sprendo le pene deten­tive, il neo Dipar­ti­mento poli­ti­che anti­droga, gui­dato allora come oggi da Gio­vanni Ser­pel­loni, ha deciso infatti di affi­dare ai pri­vati le sta­ti­sti­che ita­liane sui con­sumi. Quelle che l’Italia tra­smette poi annual­mente all’Unione euro­pea e alle Nazioni Unite. Sarà anche un caso, ma da allora, come si può vedere nelle tabelle che pub­bli­chiamo, si è regi­strato un crollo dei con­sumi di tutte le sostanze e in par­ti­co­lare di eroina, allu­ci­no­geni e stimolanti.

Uso di Cannabis 2000-2013 - Fonte IFC-CNR vs fonte privata Governo Italiano
Uso di Cannabis 2000-2013 – Fonte IFC-CNR vs fonte privata Governo Italiano

Consumo Eroina 2000-2013 - Fonte IFC-CNR vs fonte privata Governo Italiano

Consumo Eroina 2000-2013 – Fonte IFC-CNR vs fonte privata Governo Italiano

Tanto che nel 2010, il primo anno in cui il Dipar­ti­mento ha dif­fuso i suoi dati, Gio­va­nardi e Ser­pel­loni annun­ciano trion­fal­mente alla stampa che in Ita­lia ci sono un milione di tos­si­co­di­pen­denti in meno. Da allora, lo stu­dio, è stato affi­dato a diversi sog­getti. A rea­liz­zare l’ultimo, il Con­sor­zio uni­ver­si­ta­rio di eco­no­mia indu­striale e mana­ge­riale (Cueim), con sede legale a Verona, che, come lascia inten­dere il nome e il loro stesso sito web, si occupa soprat­tutto di que­stioni eco­no­mi­che e mana­ge­riali, non sem­brando invece avere alcuna pre­gressa espe­rienza nel set­tore delle dipen­denze pato­lo­gi­che o peg­gio ancora delle ana­lisi epi­de­mio­lo­gi­che, para­go­na­bile ad esem­pio a quella dell’Ifc-Cnr, un’ente pub­blico di ricerca che vice­versa opera da decenni in que­sto ambito. Dalla con­ven­zione tra il Dipar­ti­mento e il Cueim, siglata il 10 otto­bre 2011 per un importo 237 mila euro, emerge inol­tre che l’affidamento è avve­nuto in maniera diretta, quindi senza alcuna gara. E si tratta di un’altra scelta opi­na­bile, soprat­tutto quando si appalta a strut­ture non pub­bli­che ma pri­vate, poi­ché il Con­sor­zio in que­stione risulta com­po­sto non solo da uni­ver­sità, ma anche da ban­che, società di assi­cu­ra­zioni e altre società di con­su­lenza. Il con­tratto per il “Sur­vey Italy” sui con­sumi di dro­ghe, non è nem­meno l’unico com­mis­sio­nato al Cueim con una nego­zia­zione pri­vata e quindi senza com­pa­ra­zioni con altre pos­si­bili offerte.

Sarà anche que­sto un caso ma il tra i soci soste­ni­tori del Con­sor­zio in que­stione, figura anche l’Azienda Ulss 20 di Verona nella quale lavo­rava Ser­pel­loni, prima di appro­dare a Palazzo Chigi. Fatto sta che sol­tanto tra il 2010 e il 2012, il Dipar­ti­mento da lui gui­dato ha affi­dato al Cueim 7 studi e ricer­che per quasi 3 milioni di euro. Oltre al “Sur­vey Italy”, sono infatti stati com­mis­sio­nati al Con­sor­zio vero­nese anche il pro­getto Com­mu­ni­ca­tion (360 mila euro), il Sind Sup­port (un milione di euro), il pro­getto Con­sor­zio di soli­da­rietà per la pre­ven­zione (350 mila), il Pre­ve­nire (390 mila), il Promo Euro­drugs 2 Euro­trai­ning (350 mila) e La strada per una guida sicura (220 mila).

Tor­nando allo stu­dio sui con­sumi, nella loro prima rela­zione, quella 2012 ma basata ovvia­mente su dati dell’anno pre­ce­dente, l’allora mini­stro con delega al con­tra­sto alle tos­si­co­di­pen­denze, Andrea Ric­cardi (governo Monti), visto il basso tasso di rispo­sta ai que­stio­nari (pari al 33,4%) che ren­deva tale dato «dif­fi­cil­mente rap­pre­sen­ta­tivo», avrebbe impo­sto di aggiun­gere per la prima volta un inciso sulla «non vali­dità sta­ti­stica del dato».

Ma come ven­gono rea­liz­zati que­sti due studi sui con­sumi? L’Ifc del Cnr som­mi­ni­stra a un cam­pione molto ampio di ragazzi (45mila stu­denti di 500 scuole, una per pro­vin­cia) un que­stio­na­rio car­ta­ceo, che gli stu­denti pos­sono com­pi­lare auto­no­ma­mente nella pro­pria aula, seduti al loro banco. Quando hanno finito, lo inse­ri­scono in una busta che viene poi sigil­lata e inse­rita in una sca­tola. La ricerca dupli­cato, quella del Dipar­ti­mento anti­droga, pre­vede vice­versa un que­stio­na­rio web. La com­pi­la­zione avviene quindi sullo schermo a video, nell’aula infor­ma­tica della scuola, all’interno della quale ven­gono accom­pa­gnati dagli inse­gnanti che sicu­ra­mente girano poi tra le varie posta­zioni infor­ma­ti­che. Inu­tile aggiun­gere che si tratta di infor­ma­zioni deli­ca­tis­sime e basta modi­fi­care anche solo una domanda all’interno del que­stio­na­rio, per rischiare di attri­buire alle poli­ti­che di governo, piut­to­sto che a qual­siasi altra cosa, la varia­zione di un trend.

Que­sto per quanto riguarda i ragaz­zini, per­ché anche per la popo­la­zione adulta, il Dipar­ti­mento ha creato un dupli­cato dello stu­dio Ipsad con­dotto dal Cnr. Il que­stio­na­rio del Dpa è bello e pati­nato nono­stante la crisi, e inviato a casa di un cam­pione della popo­la­zione, a firma di Mario Monti (allora era lui il pre­mier). In quest’ultimo caso, il crollo dei con­sumi regi­strato è stato ancora mag­giore rispetto a quello otte­nuto coi ragazzini.

Di Alessandro De Pascale, 11.4.2014
IlManifesto.it
Fonte: http://ilmanifesto.it/antidroga-il-business-delle-relazioni-politiche/

>>>>>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point!! <<<<<<<

>>>> se vuoi ricevere i numeri delle info-linezzz (solo poche ore prima dell’evento),devi essere già iscritto alla Newsletter,
iscriviti a questo link…. <<<<

19pasquat

10155951_10203345934270010_8062653698894579703_n
>>>>> Vai al  sito di Xm24 per info sull’evento……

lazzaret12

Il manifesto di Genova

>> Vai al sito della conferenza di Genova
Sulle Orme order legal steroids online di Don Gallo, quattordici anni dopo l’ultima conferenza nazionale sulle droghe degna di memoria, associazioni, gruppi, operatori, movimenti, persone che usano sostanze e rappresentanti istituzionali impegnati nel contrasto degli effetti nocivi dell’abuso di droghe e della criminalizzazione si sono riuniti a Genova il 28 febbraio e il 1 marzo 2014, con il sostegno e il patrocinio del Comune e della Regione Liguria, per confrontare esperienze e delineare un’alternativa praticabile anche in Italia alle fallimentari politiche proibizioniste in via di superamento in molte parti del mondo.

La Corte costituzionale ha proclamato che la legge Fini-Giovanardi è stato il frutto di un atto illegittimo che ha causato vittime, pene e sofferenze, umane e giuridiche, e che ha contribuito in massima parte al sovraffollamento penitenziario e alla costante violazione dei diritti umani all’interno delle carceri del nostro Paese. Un abuso di potere motivato e sostenuto ideologicamente da una direzione del Dipartimento anti-droga che ha impedito ogni discussione e ogni ripensamento critico delle scelte con essa compiute e ha tentato di soffocare ogni esperienza e ogni pratica alternativa. Per questo, oltre i suoi contenuti tecnico-giuridici, la sentenza della Consulta ha un valore simbolico immenso: ora anche in Italia è possibile riprendere il percorso per una legge più umana e più giusta che contrasti il traffico illecito di sostanze stupefacenti, ma sottragga le persone che usano sostanze alla macchina repressiva e offra loro possibilità di uso consapevole e, quando necessario, di sostegno sociale e sanitario.

1. Con questo spirito e in questa direzione chiediamo innanzitutto al nuovo Governo misure legislative urgenti volte a sanare eventuali e probabili disparità di trattamento tra coloro che sono stati condannati sulla base della incostituzionale legge Fini-Giovanardi. In quella sede dovrà essere anche adeguato il reato di “lieve entità” alla rinnovata distinzione, nel trattamento sanzionatorio, tra cd. “droghe leggere” e cd. “droghe pesanti”, con conseguente ridefinizione dei relativi limiti di pena.

2. Con altrettanta urgenza, chiediamo al Governo il superamento dell’attuale e fallimentare modello autocratico del Dipartimento anti-droga, da sostituirsi con una cabina di regia che veda coinvolti tutti gli enti e tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali, competenti per una nuova politica sulle droghe, ivi comprese le associazioni del privato-sociale e quelle rappresentative delle persone che usano sostanze, i cui saperi e le cui esperienze costituiscono risorse collettive che i policy makers e i servizi rivolti alle dipendenze devono riconoscere e valorizzare. Che si affidi una Delega politica con l’obiettivo di attuare con urgenza questo cambiamento.

Nella prospettiva di un radicale mutamento delle politiche sulle droghe nel nostro Paese, a partire dal riconoscimento della soggettività delle persone che usano sostanze e dei loro diritti, proponiamo:

1. La completa revisione delle previsioni sanzionatorie, penali e amministrative, stabilite dal Testo unico sulle sostanze stupefacenti. I consumatori devono essere liberati tanto dal rischio di criminalizzazione penale quanto dalla soggezione a un apparato sanzionatorio amministrativo stigmatizzante e invalidante.

2. La prima modifica in questa direzione non può che essere la compiuta depenalizzazione del possesso e della cessione gratuita di piccoli quantitativi di sostanze destinati all’uso personale, anche di gruppo, e della coltivazione domestica di piante di marijuana agli stessi fini.

3. Chiediamo quindi una compiuta regolamentazione legale della produzione e della circolazione dei derivati della cannabis e della libera coltivazione a uso personale.

4. Nel quadro della definizione del patto per la salute, delle sue risorse e della sua governance, chiediamo il rilancio dei servizi per le dipendenze e di politiche di “riduzione del danno” finalizzate al benessere delle persone che usano sostanze e alla prevenzione dei rischi connessi all’abuso e alla clandestinità del consumo, a partire dall’analisi delle sostanze e dalla predisposizione di forme e luoghi della loro somministrazione controllata.

5. In questo quadro, particolare attenzione dovrà essere dato alla dimensione della qualità della vita nelle città e all’offerta di servizi e di sostegno ai tossicodipendenti in stato di detenzione. Chiediamo quindi che la morsa del patto di stabilità interno, che sta strangolando gli enti locali, sia derogabile nel perseguimento di politiche finalizzate alla tutela dei diritti fondamentali della persona come sono quelle destinate a sostenere i percorsi sociali di inclusione delle persone che usano sostanze.

Chiediamo quindi al Premier, che è già stato ospite della Comunità San Benedetto, di venire a Genova entro i prossimi 30 giorni per ascoltare i rappresentanti delle realtà Pubbliche e del Privato sociale e delle persone che usano sostanze. In queste due giornate è stato prodotto confronto, dibattito, e sono state individuate proposte programmatiche e pratiche in gradi di riallinearci alle politiche sui consumi di altri Paesi Europei e Internazionali. Vogliamo illustrarle direttamente al nuovo Presidente del Consiglio.

I promotori delle due giornate di Genova organizzeranno , a partire dalla MANIFESTO DI GENOVA iniziative di confronto e proposta nei diversi territori del nostro Paese stimolando la modifica di Politiche locali e nazionali e si ritroveranno entro i prossimi 12 mesi per lanciare un nuovo momento Nazionale aperto alla politica e alla Società civile.

GENOVA, il 01 Marzo 2014
I partecipanti alle Giornate di Genova 2014
“Sulle Orme di Don Gallo”

Niente su di noi, senza di noi! (dalla Carta dei Diritti delle persone che usano sostanze Genova 2014)

banner_1SU3-LIBERO-web


Missione compiuta, dopo anni di lotte la odiata legge non c’è più e finalmente possiamo/dobbiamo avanzare.
>>
Vai al sito
del cartello “ILLEGALE E’ LA LEGGE”

Ora che la odiata legge ha generato nella società gli anticorpi a se stessa sono tutti finalmente d’accordo che bisognava cancellarla, peccato che pure potendo non lo avessero già fatto negli anni precedenti, coloro che si sono succeduti nei governi tecnici e politici dal 2006 ad ora.
Ora nessuno la difende ne rimpiange, come all’indomani del 25 aprile nessuno rimpiangeva il deposto regime, tranne Giovanardi e pochi altri “giapponesi” trincerati sull’ultima isola proibizionista ignari che la War On Drug, tanto cara a Bush e alle destre nostrane, è finita e persa, il proibizionismo è platealmente fallito in tutto il mondo, è fuori dalla storia e senza futuro.
L’oceano antiproibizionista che avvolge questa ultima isola assediata è quello del cartello “ILLEGALE E’ LA LEGGE” che ha inondato le strade di Roma sabato 8 febbraio 2014 intimandogli di arrendersi dopo le vittime e i troppi danni già prodotti.
Ha intimato agli ultimi alfieri del proibizionismo nostrano di deporre le armi e farsi da parte lasciando ad altri il compito di progettare le future politiche sulle droghe.

Quello che si è palesato sabato 8 febbraio è quel movimento dal basso che non ha detto solo cancellate la legge illegale, ma ha anche e soprattutto, rammentato a governanti sordi e arroganti una regola basilare della democrazia da sempre ignorata soprattutto dalle dittature e dalle varie declinazioni dei suoi sottoprodotti: non si governa contro i movimenti senza innescare il conflitto sociale.
Questo movimento, pacifico e creativo, ma anche lucido e determinato, come la sua lunga storia testimonia, ha lanciato un ponte oltre la 49/06, affermando che dovrà essere assolutamente partecipe dei processi futuri che lo riguardano, partendo dalla rivendicazione delle ultime righe dell’appello “…e’ arrivato il momento di avanzare verso la completa depenalizzazione dell’uso personale di sostanze, iniziando dalla cannabis e dalla sua autoproduzione, come d’altronde sta già avvenendo in molti paesi del mondo.” firmato da una enorme rete di soggettività singole e collettive (centinaia), visionabili alla pagina: http://www.leggeillegale.org/it/appello.html .
>>Leggi tutto….

Quello che non possiamo permettere, è che si sposti il monopolio dalle mani delle narcomafie a quelle delle multinazionali del tabacco, ciò che reclamiamo e dobbiamo assolutamente ottenere è il diritto di ognuno/a alla autoproduzione del proprio consumo, oltre alla indispensabile depenalizzazione e desanzionamento totale dei consumi, di tutti i consumi e delle condotte ad essi legate.Giusto o sbagliato non può essere reato” non è per noi solo uno slogan che accompagna da molti anni il nostro agire collettivo e condiviso, fino dalle contestazioni alla Conferenza Governativa sulle Droghe di Genova 2000, dall’allora Movimento Di Massa Antiproibizionista, ma la sintesi del nostro sentire.Su questa base il movimento rimarrà vigile e pronto a riconvocarsi appena necessario, nei prossimi giorni dovremo fissare una data e un luogo per la prossima assemblea nazionale alla quale verranno invitate le associazioni che compongono il cartello.Una probabile data di incontro e confronto, ma forse non la prima, potrebbe essere la due giorni di incontri e dibattiti ” Sulle orme di Don Gallo” a Genova il 28 febbraio e il primo marzo, ma lo decideremo assieme molto presto.Ora che il primo obiettivo di cancellare la legge è stato raggiunto, il mio compito di portavoce del cartello è concluso e rimetto il mandato, da domani parlerò solo come MILLION MARIJUANA MARCH (Italia) e sarò l’ex portavoce , missione compiuta, cancellare la legge? Già fatto.Ora la fase della resistenza è conclusa, non ci resta che avanzare in contropiede sulle sconfitte del proibizionismo, approfittare della loro disfatta e conquistare diritti di cittadinanza prima che le loro truppe in ritirata si riorganizzino tessendo nuove alleanze con altre lobbies.Gli interessi economici che stiamo attaccando sono enormi e non fanno gola solo alle narcomafie.Dobbiamo governare la trasformazione e non subirla calata dall’alto, perche questo riguarda le nostre vite, devono decidere i diretti e le dirette interessate, senza parassiti, sanguisughe e papponi che abbiamo tenuto a debita distanza negli anni del lungo percorso che ci ha portato fin qui e che hanno tentato di imporre i loro zombie anche nella manifestazione di sabato.Sabato questi fantasmi del passato, allegoriche caricature di loro stessi, ancora una volta sono stati disinnescati e respinti come già accaduto nella Million Marijuana March del 4 maggio 2002 a Roma, dodici anni fa.
>> Vedi il nostro comunicato “NOI E I RADICALI, IL MOVIMENTO ANTIPROIBIZIONISTA  AUTORGANIZZATO E LE DIFFERENZE INCOMPATIBILI CON TUTTA LA DESTRA E I RADICALI.
L’unica volta che avevano tentato di parassitare la nostra manifestazione in tanti anni di oceaniche parate antiproibizioniste dal 2000 ad ora.Manifestazioni , tante, sempre bellissime e diverse, indipendenti, autorganizzate e autogestite ma censurate dalla stampa, tranne poche eccezioni, perche imbarazzanti per la politica, di destra e di centrosinistra, incapace e impreparata a fornire risposte alle nostre istanze.Sabato abbiamo ancora una volta rappresentato in piazza le meraviglie dell’autogestione, abbiamo dal basso prodotto una stupenda manifestazione autofinanziata.E’ filato tutto liscio senza sbavature, come sempre nelle nostre manifestazioni, senza incidenti ne malori da abusi, abbiamo dato una dimostrazione di stile e controllo della nostra piazza a chi diceva che sarebbe stato meglio manifestare dopo il parere della Consulta per non fare danni irreversibili.Abbiamo provato a costoro cosa è l’autorganizzazione e l’autocontrollo che solo un movimento maturo, vero, consapevole e competente può produrre.Noi siamo nel nostro elemento naturale senza forzature, noi siamo l’antiproibizionismo vero e non di passerella, noi siamo il pensare e l’agire collettivo, noi siamo la conoscenza e la cultura delle buone pratiche, noi siamo la filosofia della partecipazione e non dell’apparenza, noi siamo la collettività non i personalismi, per questo possiamo, solo noi e non altri, permettercelo.Non a caso non ci provano gli altri, quelli dell’antiproibizionismo finto, strumentale e finalizzato ai loro volgari interessi personali, legati a illusioni elettorali sempre più irraggiungibili dopo le loro sputtanate e collusioni con le destre di potere e i loro eletti in quegli apparati, un tempo tutti antiproibizionisti.Non deleghiamo e non permettiamo a nessuno di speculare sulle nostre lotte, offrendogli la possibilità di svendere i nostri diritti per propri fini personali e elettorali.La comunità di chi consuma sostanze illecite che già fin troppo è stata perseguitata e prezzi troppo alti ha finora pagato per costumi che competono solo alla sfera delle libere scelte personali degli individui adulti, è consapevole e autorganizzata.Non delega, si autorappresenta decidendo i percorsi in maniera orizzontale e condivisa, siamo una comunità affiatata in marcia, cosciente della propria forza.Deve essere ascoltata e avere diritto di scelta perche è della qualità delle nostre vite che si tratta, non lasceremo mai nessuno da solo a decidere dei nostri destini sulle nostre teste, statene certi e prendetene atto. Altrimenti ci troverete di traverso sulla vostra strada e saremo inamovibili, quello di sabato era solo un assaggio, torneremo presto in piazza, molto presto, statene certi, è una promessa non una minaccia ed è noto che manteniamo sempre le promesse.Alessandro “Mefisto” Buccolieri
portavoce
del cartello “ILLEGALE E’ LA LEGGE”
Cerca
Archivio