Archivi per la categoria ‘Manifestazioni’

10929224_10206053240559861_3321813404138235214_n>>>> Per Info vai qui…..

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https://www.facebook.com/kag.pisogne
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/palazzo-della-cultura-di-breno-vog…

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VIA NEZIOLE 4, Pisogne (BS)

OLTRE IL KAG: Resistere per esistere

Il primo gennaio 2015 il K.A.G. di Pisogne ha chiuso i battenti, vedendosi togliere la concessione comunale che dal 2009 aveva permesso la nascita di uno spazio sociale e culturale dove ogni persona ha avuto la possibilità di costruire percorsi dal basso e condivisi.

Non è mai stata un segreto l’avversione politica che la giunta comunale di Pisogne, ed in particolare il neoeletto sindaco Invernici, prova nei confronti di questa realtà. La chiusura dello spazio sociale è stata infatti uno dei cavalli di battaglia della loro campagna elettorale, nonostante oggi sappiano dissimulare con finto dispiacere, dinanzi alle telecamere del giornalista di turno.
La manovra è certamente politica ed il piano così ben studiato da essere difficilmente attaccabile: 100.000 euro sono i soldi pubblici preventivati per riconvertire ed in parte ricostruire uno stabile totalmente inappropriato per ospitare i mezzi della protezione civile. In realtà i 100.000 euro, che non basteranno, serviranno per uccidere un luogo a cui è stata data vita, colore e contenuti con la forza delle idee e tanti sacrifici…..
>>>> Leggi tutto il comunicato …..
Il K.O.A.G. (Kapannone Occupato AutoGestito), R.Esiste!!!
(Info aggiornate su http://taz.tracciabi.li/)
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SABATO 3
9.00 – 10.00: COLAZIONE POPOLARE
10.30 – 12.00: ASSEMBLEA E VOLANTINAGGIO
12.00 – 13.00: WORKSHOP CUCINA CAMUNA
13.00 – 14.00 PRANZO POPOLARE CAMUNA
14.00 – 15.00: CONFERENZA STAMPA
15.00 – 16.00: ASSEMBLEA D’ APERTURA
16.00 – 17.00: PROIEZIONE “SPORCHI DA MORIRE” Documentario sull’incenerimento dei rifiuti in Italia
17.00 – 19.00: ASSEMBLEA ANTINOCIVA
19.00 – 22.30: APERICENA POPOLARE CON VIN BRULè PESCA DI PENEFICENZA – TUTTO IL RICAVATO SARà DEVOLUTO A LORI DEL SANTO PER LA REALIZZAZIO NE DEL SUO NUOVO PROGETTO THE LADY 2
19.30 – 22.00 FREE JUGGLING AUTOGESTITO
22.30: REGGAE/ROOTS PARTY Vibrazioni dalla Madre Terra

DOMENICA 4
9.30 – 10.00 RISVEGLIO MUSCOLARE CON PILATES
10.00 – 11.00: COLAZIONE POPOLARE
11.00 – 12.00: ASSEMBLEA
12.00 – 14.00 PRANZO POPOLARE CRUDISTA
14.30 – 18.00: DIBATTITO SPORT POPOLARE + ESIBIZIONE PALESTRA POPOLARE + FREE SLACKLINE
18.00 – 21.00: JAM SESSION + APERITIVO
18.00 – 21.00: WORKSHOP CUCINA VEGAN + PROIEZIONE DOC “IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO”
21.00 – 23.00: CENA POPOLARE VEGAN
23.00: STUDENT PARTY Serata autogestita studenti

LUNEDI 5
9.00 – 10.00: COLAZIONE POPOLARE
10.00 – 11.00: ASSEMBLEA D’APERTURA
11.00 – 13.00: WORKSHOP CUCINA INDIANA
11.00 – 13.00: PROIEZIONE
13.00 – 15.00: PRANZO POPOLARE INDIANO
15.00 – 16.30: ASSEMBLEA STUDENTESCA
16.30 – 18.30: PRESENTAZIONE ED ASSEMBLEA ANTIPROIBIZIONISTA
18.30 – 19.30 WORKSHOP TECNICO DEL SUONO
19.30 – 20.30: APERICENA + PROIEZIONE “187BPM” documentario sul mondo dei free parties
20.30 – 22.30: ASSEMBLEA T.A.Z. & UNDERGROUND ovvero occupazioni e controcultura
22.30 – 00.00 CONCERTO GIPSY FOLK
00.00: ELEKTRO/TEKNO PARTY: Cultura cyberpunk e resistenza sonora.
Allestimento esposizione fotografica sui free-parties

MARTEDI 6
10.00 – 11.00: COLAZIONE POPOLARE
11.00 – 12.00: ASSEMBLEA
14.00 – 16.00: WORKSHOP ARTIGIANATO E RICICLOCREAZIONI
16.00 – 17.30: MERENDA ETNICA
17.30 – 19.30: ASSEMBLEA ANTISFRATTI
20.00 – 22.00: WORKSHOP HACKER
22.30: CONCERTI PUNK HC

Aperto ad autoproduzioni, creativi, performers e pensatori!

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T.A.Z.
Le zone temporaneamente autonome descrivono la tattica sociopolitica di creare zone temporanee che eludono le normali strutture di controllo sociale. Per permettere a questa zona di esistere, il lettore deve giungere alla conclusione che il miglior modo di creare un sistema non gerarchico basato sulle relazioni, è di concentrare il tutto nel presente e di dare la possibilità ad ognuno di liberare la propria mente dai meccanismi che ci sono stati imposti.

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TeKnoWave-RESISTANCE

ANTIPRO-Benefit for Lab57 - Bologna  & INFOSHOCK GABRIO (TO)

Start from 22:30
main floor
- Rudeboy (ME)
- VGt - NAMELESS Sound System (NA)
- Zedda the Stoned - NAMELESS Sound System (NA)
- Paska - NAMELESS Sound System (NA)
- Mambo Inthemorning (TO)

chill-out room

– Chill Wave Soundzzz
– Maki57
– Smettoquandovoglio aka Bestiaccia


Spazio Pubblico Autogestito
XM 24
Via Fioravanti 24
Bologna
>>Vai al sito di Xm24

LAB 57 – Laboratorio Antiproibizionista Bologna –

Lab57-Alchemica è un progetto che si propone di fornire supporto informativo ascolto psicologico e punto di primo soccorso per evitare le conseguenze dannose provocate dall’abuso di sostanze psicoattive legali ed illegali o più in generale causate da comportamenti e stili vita a rischio.

INFOSHOCK Torino
Da sempre il CSOA Gabrio si è distinto tanto nella lotta al proibizionismo e alla repressione sociale, quanto nell’informazione su uso e abuso delle sostanze psicotrope, dando così vita al progetto Infoshock.
>>Vai al sito di Infoshock

fly_cf64de1ef31eb30a84b7f3490b23b8ddECOPARATA 2014: RECLAMA SAPERE!

Un’ unica grande opera:
SALUTE, CASA, DIGNITÀ E REDDITO PER TUTT*!

Con questo slogan in tutto il paese sempre più persone si riversano nelle strade e nelle piazze per reclamare i propri diritti e per difendere il proprio territorio.
Dalla val Susa alla Terra dei Fuochi si delinea un nuovo movimento, capace di mettersi in rete e in relazione con le altre città in modo nuovo, capace di reinventarsi e di autorganizzarsi.
Un movimento che non solo è in grado di definire i propri obbiettivi e le proprie parole chiave, ma può addirittura autoprodurre sapere e una propria cultura, tracciando una panoramica completa delle lotte del nostro tempo e saldando temi come quello delle grandi opere, della crisi ecologica, della gestione pubblica delle risorse e dello stato sociale.

Anche Brescia, città emblema della speculazione su salute e territorio, vive queste dinamiche sempre più intensamente.
Le lotte che quotidianamente combattono i collettivi e i comitati bresciani stanno portando alla luce una città disastrata su tutti i fronti, da quello ambientale a quello sociale; una città ben diversa dalla Brescia ricca e salubre che viene raccontata all’esterno. Queste lotte fatte anche di ricorsi, manifestazioni, presidi e iniziative informative hanno avuto il potere di focalizzare l’ attenzione di media ed inquirenti sui numerosi casi di gestione criminosa di risorse e territorio della nostra provincia;
come i cantieri TAV di Ospitaletto e Castegnato dove sono stati rinvenuti rifiuti speciali smaltiti abusivamente, come l’ amianto, il Cromo VI e il PCB ritrovati sotto il manto autostradale del tratto Bs Ovest, come le numerose rilevazioni che hanno evidenziato un grave inquinamento delle acque bresciane le quali rientrano appena nelle soglie di potabilità di tabelle molto generose in materia di limiti d’inquinamento o come la vergognosa situazione del caso Caffaro ancora in attesa di seri lavori di bonifica.

Tale scenario insostenibile contrasta con le reazioni e il comportamento delle istituzioni che imperterrite continuano a minimizzare e rassicurare la popolazione, relegando tali emergenze a questioni secondarie dell’ agenda pubblica.
Proprio dietro a queste dichiarazioni si cela una delle principali battaglie che quotidianamente ci troviamo ad affrontare…la battaglia dell’informazione.
Combattuta a suon di numeri e conferenze stampa, di dati e di indagini, questa lotta si dimostra spesso iniqua per chi non può vantare tra le proprie armi fattori quali un ruolo istituzionale, l’ accesso a dati e studi tecnico-scientifici e la possibilità di compiere ricerche.
E’ TEMPO DI PASSARE ALL’ ARTIGLIERIA!!!

Con questa premessa lanciamo la quarta edizione dell’ECOPARATA, che quest’anno non sarà solo una giornata di festa e di socialità per le realtà di movimento, ma anche un primo momento di definizione e di autofinanziamento utile a realizzare studi tecnico-scientifici sulla situazione ambientale del nostro territorio.
Una nuova ECOPARATA anche dal punto di vista organizzativo ed artistico, dove i protagonisti non saranno solo i carri di musica elettronica.
Musicisti, acrobati, giocolieri, clown, artisti, fotografi e djs collaboreranno alla costruzione di un ambiente ludico e creativo in cui tutt* possono trovare il proprio spazio e in cui ribadire in maniera alternativa la nostra necessità di una città diversa!

SABATO 5 LUGLIO 2014, CONCENTRAMENTO H 17:00
VIA MALTA, FRONTE INCENERITORE

Per adesioni e informazioni: ecoparade@artathack.me
https://www.facebook.com/events/335302283283591/?fref=ts

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ADESIONI (in aggiornamento):

Art@Hack – C.S. 28Maggio – Comitato per l’ Ambiente Brescia Sud – Comitato Spontaneo Contro le Nocività – Lab57 – RifiutiZero – NoTAV Brescia

CON LA PARTECIPAZIONE DI (in aggiornamento):

MUSICA LIVE;
– Alessia Zappamiglio (cantautrice)
– Garrapateros (folk misto spagnolo e italiano)
– Gli Ignari
– Resho (hip hop)
– Condor (hip hop)

SOUNDS:
– Dj Luchignolo / Irons & Vercetti (anni ’70/’80 – trash)
– Onderootz Family (reggae – roots – dub)
– Blame Society (electro – breakbeat – drum n bass)
– Crustek Sound System (elektro – techno)
– Doggod Sound System / NoRulez (tekno – tribe)
– Industrial Park (goa – psytrance)

GIOCOLERIA:
– Firetails

INSTALAZIONI/ESPOSIZIONI
– Nicola Verità e Francesco Marchesini (installazione audio-video)
– Dorothy Bhawl (esposizione fotografica)
– Silvia Lorica (costumista/scenografia)

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PERCORSO:

concentramento in via Codignole/via Malta – via Lamarmora – via Salgari (breve sosta) – via Dalmazia (breve sosta)- via Zara – via Corsica – sit-in finale in parco Pescheto fino alle ore 24.
https://plus.google.com/118198517360243525139/about?gl=it&hl=it

SIT-IN:

AREA BIMBI:
Con giocolieri ed acrobati, truccobimbi, palioncini, colora il tuo striscione.

INSTALLAZIONI ED ESPOSIZIONI ARTISTICHE
Installazioni multimediali, fotografie, performers e riciclo-creazioni

CONCERTI MUSICA LIVE
SOUND SYSTEMS
ZONA PIC-NIC

 

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>>>altre INFO sull’evento…..

>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point e conducendo alle 19.00 il WORKSHOP:
DROGHE – Nuovi scenari dopo la cancellazione della Fini-Giovanardi

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>>>>>> Vai al sito Lsoa Buridda per info e aggiornamenti!!!!!
>>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo evento con la postazione chill-out & info point!! <<<<

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AUTOGESTIONE BENE COMUNE

Mercoledì 11 giugno, alle ore 21,
presso la Sala Biagi del Baraccano, in via Santo Stefano 119, Bologna

il Comitato per la Promozione e la Tutela delle Esperienze Sociali Autogestite

si presenta alla cittadinanza.

>>>> INFO………

Sono invitate a partecipare tutti coloro, singole e singoli, collettivi e gruppi informali, associazioni e spazi che riconoscono nelle Esperienze Sociali Autogestite (ESA) una ricchezza comune e credono che la loro esistenza e riproduzione debba essere garantita, oggi e domani. Il Comitato intende tutelare l’esistenza di queste esperienze, sia difendendo gli spazi dove l’autogestione vive attualmente, sia rivendicando l’assegnazione di nuovi spazi dove autogestione, autoproduzione, autorecupero e autoformazione possano esprimersi e crescere. E’ un diritto che rivendichiamo per noi, per le ESA che ancora devono nascere e per quelle che già esistono ma con cui ancora non siamo in relazione: il Comitato è uno strumento e come tale vorremmo fosse il più possibile inclusivo.

Perchè l’autogestione è un bene comune?

Perché è proprio grazie all’autorganizzazione e all’autogestione che diverse esperienze collettive hanno potuto darsi e dare risposte concrete alla generalizzazione della precarietà, dell’impoverimento e alla negazione dei diritti fondamentali, aggravate dalle politiche di austerity. Lo hanno fatto sia attraverso la riappropriazione e l’autorecupero di spazi abbandonati a scopo abitativo, sia sperimentando forme di aggregazione sociale, culturale e politica non mercificate come, ad esempio, le scuole di italiano con i migranti, i festival culturali, i mercatini biologici, le mense popolari, le banche del tempo, i laboratori di artigianato, le consultorie autogestite, i percorsi di autoformazione, le palestre popolari, le ciclofficine.

Perchè un Comitato?

Il riconoscimento dell’assemblea come unico luogo decisionale, il rifiuto della delega e della rappresentanza sono aspetti irrinunciabili delle ESA che non trovano alcun riscontro nelle forme associative verticalmente strutturate, attualmente previste dall’ordinamento. Il Comitato intende costruire una campagna per il riconoscimento di queste esperienze, anche attraverso un processo di innovazione giuridica: le forme di autorganizzazione dal basso non possono più essere forzosamente ricondotte a una “legalità” fatta di bandi, albi, burocrazia, monetarizzazione e profitto.

Perchè l’autogestione é diversa dalla sussidiarietà?

Le amministrazioni, in particolare nel nostro territorio, se da un lato si mostrano incapaci di valorizzare le ESA, dall’altro tentano continuamente di inglobarle all’interno del sistema del cosiddetto “welfare circolare” o “sussidiarietà”. Un sistema dietro il quale, in realtà, si nasconde lo sfruttamento della cooperazione sociale, per fornire a costo zero quei servizi che le istituzioni non sono più in grado e/o non vogliono più garantire. Le amministrazioni non possono pensare di trattare gli spazi autogestiti alla stregua di erogatori di servizi: luoghi di socialità, sportelli medico legali, occupazioni abitative per il diritto alla casa continueranno sempre a resistere al tentativo di essere regolamentati entro forme che non ne riconoscono la natura: una natura che è e rimarrà innanzitutto conflittuale rispetto a questo sistema. L’obiettivo delle ESA, infatti, non è quello di erogare servizi ma di costruire spazi comuni di autodeterminazione.

In questi ultimi mesi viene minacciato di sgombero un altro storico Spazio pubblico Autogestito bolognese, Atlantide, a cui continueremo a offrire la nostra massima solidarieta’ sostenendo e promuovendo le attivita’ del Comitato ESA come unica soluzione praticabile per proseguire i nostri percorsi di ricchezza, inclusività sociale e autodeterminazione.

>>> Firma la petizione per Atlantide!!!

>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo importante confronto pubblico rivendicando e difendendo fin dalla sua nascita l’esperienza degli Spazi pubblici Autogestiti come il Livello57 l’ Ex Mercato 24 (Xm24) senza i quali sarebbe stato impossibile sviluppare e condividere i nostri progetti.
A questo proposito ci sembra doveroso informarvi sulla situazione dello Spazio H.U.B. di via Serra in cui il Lab57 svolge parte delle sue attività con diversi altri progetti sociali.

>>>>>>>>> COMUNICATO STAMPA – Spazio H.U.B. 57 <<<<<<<<<<<<<<<

L’Associazione attualmente intestataria della convenzione con Il Comune di Bologna (scaduta il 31.12.2012) di uno spazio in Via L. Serra 2h – Bologna, denominato HUB57, NON rinnova la convenzione, esce dall’albo delle Libere Forme Associative, si scioglie, per riconoscersi nel percorso del Il Comitato per la promozione e la tutela delle Esperienze Sociali Autogestite.
Delle motivazioni ne parleremo insieme alle diverse realtà, esperienze collettive e individualità che stanno incrociando i loro percorsi a partire dal riconoscimento dell’autogestione come metodo condiviso di organizzazione sociale nell’ASSEMBLEA PUBBLICA – MERCOLEDI 28 MAGGIO ORE 21, presso la Sala Biagi del Baraccano (via Santo Stefano 119, Bologna) dove il Comitato per la Promozione e la Tutela delle Esperienze Sociali Autogestite si presenta alla cittadinanza con un’assemblea pubblica.

Che cos’è HUB?
HUB (Hotte Underground Base) nato nel 2008, è uno spazio attraversato da numerosi progetti che propongono un’idea di aggregazione umana diversa dai modelli imposti da una cultura dominante che risponde solo ad esigenze precise di questo sistema economico. Il progetto di questo spazio, è sempre stato quello di fare da piattaforma di lancio e di sperimentazione di realtà sociali e culturali autogestite, senza scopo di lucro e con obiettivi concreti di cambiamento sul territorio. In questi ultimi 4 anni l’HUB ha ospitato sportelli e iniziative che si sono rivelati essere recettori delle reali condizioni di vita delle persone nel quartiere della Bolognina e nella città intera, sensibilizzando la cittadinanza alla partecipazione e al mutuo aiuto .

firmatari:
Lab57 – Laboratorio antiproibizionista, Momo – Banca del Tempo , Comuni Mappe – Libera Comune Università Bolognina.Condividono questo percorso i seguenti Progetti che hanno attraversato e attraversano lo spazio autogestito HUB – Comitato NO PEOPLE MOVER, Ass. Mutuo soccorso per il diritto di espressione, Asia/USB, Si Cobas, Ross@, Comitato Palestina, XM24.

 

 

 

CANAPISA-2014MANIFESTAZIONE NAZIONALE – STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014 ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

APPELLO CANAPISA 2014

“NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI”

Con la cancellazione per illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, è rientrata in vigore la precedente normativa del 1990, la Jervolino-Vassali.

Dopo mezzo secolo di escalation proibizionista, la legge Fini-Giovanardi (dal 2006 al 2014) aveva rappresentato un ulteriore inasprimento delle politiche antidroga e la sua cancellazione fa rivivere le politiche architettate per il contesto culturale degli anni 80-90. Ma dagli anni novanta ad oggi la diffusione delle sostanze è aumentata e non riguarda più solo quei soggetti considerati marginali.

Gli unici ad affermare il contrario sono i rappresentanti del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA), organismo istituito ad Hoc nel 2006 dalla legge appena dichiarata incostituzionale e che rimane inspiegabilmente ancora in piedi. Quest’apparato politico travestito da istituto scientifico pretende di dettare la verità assoluta sulle droghe e con i suoi poteri straordinari , conferitigli da una delega governativa,  rappresenta il maggior nemico alla liberazione della canapa ed ad un approccio pragmatico, sensato e socialmente condiviso delle politiche sulle droghe. Dai suoi annunci traspare con chiarezza l’intenzione di perseverare con la linea ultra proibizionista contro  i drogati,  fondata  su concetti come la deterrenza, la repressione, le cure forzate.

L’attuale programma del DPA considera quella delle droghe una questione esclusivamente medica e criminale e promuove l’uso delle droghe legali, come gli psicofarmaci, per “curare” con la forza i drogati.

Da anni ormai il movimento antiproibizionista denuncia l’inutilità e i danni delle politiche repressive contro le persone che usano sostanze, arrivando a parlare di una vera e propria “questione proibizionismo”, in quanto molti dei problemi provenienti dal fenomeno dell’uso di droghe sono da ricondurre principalmente alle politiche antidroga stesse.

Lottando contro il proibizionismo si va a toccare una delle più importanti economie del pianeta e vengono a galla molti scheletri nascosti dai quali il fragore della guerra ai drogati vuole distogliere l’attenzione.

Il progetto di una società senza droghe ad ogni costo è un’idea cieca e disumana che cela agli sguardi gli interessi di coloro che ci guadagnano effettivamente.

Le conseguenze nefaste della guerra ai drogati sono sotto gli occhi di tutti e i costi sono di gran lunga superiori ai benefici, che tra l’altro non si capisce nemmeno quali siano. Le uniche conseguenze evidenti sono  il sovraffollamento delle carceri, con tutto il loro portato di trattamenti disumani e morti, imponenti blitz nelle scuole, nelle  stazioni per poi ritrovare qualche spinello, suicidi , perdita del lavoro e della patente, stigmatizzazione. Le leggi sulle droghe  sono la principale causa di carcerazione nel pianeta.

Tanta ferocia  sta rendendo  i consumi sempre più clandestini e nascosti,  ne  incrementa di conseguenza  i rischi, favorisce la diffusione di relazioni false e ipocrite, fa calare il mistero e rafforza l’ignoranza  su di  una pratica presente nelle culture umane di ogni tempo e territorio.

Si tratta di una persecuzione di massa, di  una caccia alle streghe, di una vera e propria crociata che rafforza il mito trasgressivo della droga: le narcomafie e le compagnie farmaceutiche ringraziano , perché sono le sole a guadagnarci.

La lotta per la liberazione della canapa è l’emblema del movimento antiproibizionista che si batte contro questa infame guerra alle persone. Non c’è più tempo da aspettare, è necessario superare queste colossali ed insopportabili ingiustizie perpetrate dal proibizionismo.

Si tollera e si concedono deroghe per l’emissione nell’ambiente di sostanze inquinanti e velenose per gli esseri umani, per gli animali e i vegetali, mentre c’è tolleranza zero e vengono ridotte a malate e criminali le persone che usano sostanze su loro stesse.

Si pratica e si diffonde nuovamente l’elettroshock considerata una terapia di comprovata efficacia nel disagio mentale, mentre l’apparato proibizionista si accanisce con inaudita violenza verso chi usa cannabis per fini ricreativi e ne ostacola la diffusione dell’uso per fini terapeutici.

Le contraddizioni sono sempre più evidenti e pericolose per la libertà e l’incolumità stessa delle persone. Tutto questo è inaccettabile.

Dopo 14 anni di movimento dalla nascita di Canapisa  rimangono pressoché intatti i motivi per lottare contro un tale stato di cose.

Come antiproibizionisti crediamo che le persone siano in grado di autoregolare i propri stili di assunzione quando hanno la possibilità di accedere ad un’informazione libera da pregiudizi, luoghi comuni e discriminazioni. La società deve contribuire alla realizzazione di condizioni ambientali che favoriscano l’autonomia e l’autogestione delle persone invece che contrastarle.

Per un avanzamento culturale, politico e sociale:

-Sosteniamo le pratiche e le esperienze di riduzione dei rischi.

– Sosteniamo i cannabis social club (CSC) a fini medici e ricreativi.

– Contrastiamo la cultura securitaria e la carcerazione di massa. Amnistia subito!

– Contrastiamo la medicalizzazione della società di cui psicofarmaci e elettroshock sono simboli emblematici.

– Consideriamo la canapa come una valida alternativa ecologica nell’ambito medico, alimentare e manifatturiero.

Autorganizzazione e Autoproduzione           Unica Soluzione

COLTIVIAMO IL FUTURO ALLA LUCE DEL SOLE,  NON UN PASSO INDIETRO!!!!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014

APPUNTAMENTO ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

>>>>>>>>>  MAPPA UFFICIALE CANAPISA 2014 e BUS <<<<<<<<<<<

 

*** LINE UP UFFICIALE DELLA STREETPARADE !
(in ordine casuale )
*CANAPISA CREW “OFFICIAL ” truck :
RootsMilitantHiFi – JuniorKinky – DrDubious – TuShungPeng crew – MarkOne – NicoRoyale – Rastadely & guests
*OFFLABEL-RESISTRANCE truck :
Manu – Offlabel – Giagian PB – Alert – Grouge – Enomys – Barah -Garuda – Jungle Ice -120 cel – Terapeutica – Nino Signal – Omicrontauri & more …
*FREE TAZ truck :
Kimo crew & more(work in progress)
*URBAN TRUCK :
Monkeyman – Molesto Dj – Gaviman – Mirkino Dub – Bugh – Oner Rikisan
> live set : Villasound + RedFaida
*LA CUPA truck:
Bubble Organization – La cupa – Elektrorganizm orkestra
*NOCIVITA’ truck: BassSquad – Jak Keta – Krix -TixUp – RedNoize & more guests.
*TDN :
csoa “terra di nessuno” crew – Genova (work in progress)
*LAB 57 :
Laboratorio di riduzione del danno (Bo)
*Extreme :
Operatori di riduzione del danno (Fi)

VADEMECUM PER LA BUONA RIUSCITA DI CANAPISA 2014
Street parade antiproibizionista nazionale

Canapisa lotta per l’affermazione di una cultura critica e consapevole sull’uso di sostanze psicoattive e per la diffusione di politiche e pratiche di riduzione del danno.

Manifestiamo gioiosamente e festosamente nel rispetto di alcune regole
condivise:

.Teniamo PULITO utilizzando i sacchi della spazzatura(sacchi NERI per i rifiuti indifferenziati, sacchi TRASPARENTI per lattine e bottiglie di vetro e di plastiche) e collaborando nelle pulizie.

.No vetro, No business.

.ACQUA distribuita GRATUITAMENTE.

.Non eccedere nell’uso di bevande ALCOLICHE, in particolare se associate ad altre sostanze.

.In caso di BISOGNO rivolgersi agli operatori dei 2 Camper in STREET o chiamarli al 3484987311.

.Se hai un CANE ricordati di averlo.

.Cooperazione, amore e fratellanza.

PERCORSO STREET 2014

PARTENZA DA PIAZZA SANT’ANTONIO

VIALE BONAINI – PIAZZA GUERRAZZI – LUNGARNO – PONTE DELLA FORTEZZA
LUNGARNO – VIA DEL BORGHETTO – VIA LUSCHI – VIA GIOBERTI – VIA GARIBALDI
ARRIVO IN VIA CANAVARI

Durante il percorso FLASH MOB ANTIPSICHIATRICO.

* DIETRO IL CARCERE DON BOSCO

Performance di fuoco, mercatino artigianale, Elfi, informazione.

CONCLUSIONE DELLA MANIFESTAZIONE A MEZZANOTTE.

NON METTERSI AL VOLANTE SE SI E’ STANCHI, OCCHIO ALLA STRADA.

BUONA CANAPISA 2014 A TUTT*

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>>Spot video Million Marijuana March Italia 2014


Million Marijuana March

Sabato 10 Maggio 2014
ore 16:00  Piazzale dei Partigiani, Roma

>>>>>Per Info sull’evento vai al sito ufficiale………

Roma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

Nelle strade di Roma, come in centinaia di città nel resto del mondo, per:

  • la fine della persecuzione delle persone che utilizzano sostanze rese illecite dal proibizionismo
  • il diritto all’uso terapeutico immediato per i pazienti che necessitano della cannabis
  • il diritto a coltivare liberamente una pianta che è un pezzo del patrimonio botanico del pianeta che appartiene all’umanità intera.

In questo momento storico, in cui si ridefiniscono, non solo a livello nazionale, gli equilibri economici e politici del pianeta, è chiaro che l'”alta” finanza, le multinazionali farmaceutiche e  del tabacco puntino al controllo globale del mercato della Cannabis attualmente gestito dalle mafie, per sottrarre ancora una volta la Pianta a tutta l’umanità.

La spinta verso nuovi e fertili terreni di investimento cui sono costrette le multinazionali del tabacco, in seguito alle numerose class-action perse, e l’apertura culturale e intergenerazionale alla cannabis, ormai radicata da decenni nei costumi planetari, rende la Cannabis una merce appetibile per gli affari di questi colossi finanziari.

É pertanto necessario sottrarre il monopolio della produzione, importazione e distribuzione alle narcomafie ed impedire l’affidamento alle multinazionali farmaceutiche e del tabacco: nessun monopolio per la Cannabis bene comune!

L’unica strada che possiamo e dobbiamo percorrere è reclamare la libertà di coltivare le nostre piante come diritto naturale, inalienabile e non cedibile nè trattabile.

Un avanzamento, questo, che si rende necessario non solo sul piano economico-finanziario, ma anche su quello legislativo.

La recente cancellazione della Fini/Giovanardi per incostituzionalità, con le odiose tabelle quantitative e i bassissimi limiti oltre i quali si era automaticamente considerati spacciatori e condannati  ha sicuramente determinato una riduzione del danno.

Un danno che rimane però ancora alto, che non ci basta ridurre ma dobbiamo azzerare perché invasivo nelle vite delle persone, delle quali limita libertà e diritti, perseguendole oltre che penalmente anche amministrativamente con sanzioni che ne annullano i diritti di cittadinanza.

Un danno che è ancora altissimo per tutte le persone ingiustamente condannate e private della libertà personale, ammassate in gabbie oltre i limiti della decenza (limiti che un paese che si definisce civile dovrebbe rispettare), in condizioni carcerarie disastrose per le quali a breve, dopo numerosi richiami della Comunità Europea, l’Italia sarà sanzionata.

Per tutte queste vittime del proibizionismo detenute sulla base di una legge incostituzionale, che non sarebbero finite in galera con l’attuale DPR 309/90 e che sono ancora in gran parte detenute in attesa che vengano ricalcolate le pene, chiediamo giustizia immediata!

Inoltre la attuale legge, il DPR 309/90, ha 24 anni ed è anche essa radicata in un proibizionismo fuori dal tempo e dal contesto storico, troppo indietro rispetto al sentire diffuso nella società e ai suoi bisogni mutati assieme ai costumi.

Nella attuale situazione è necessario e irrimandabile avanzare verso politiche altre, con approcci totalmente diversi al fenomeno della assunzione di sostanze che il proibizionismo trasforma in problema sociale, giudiziario e di ordine pubblico.

Ci riconosciamo nella “Carta dei diritti delle persone che usano sostanze – Genova 2014”, che consideriamo una sorta di “Costituzione” entro la quale e non oltre dovrà muoversi chi vorrà legiferare in materia senza calare leggi dall’alto e contro il sentire delle persone da queste leggi interessate.
>>>> Leggi il MANIFESTO DI GENOVA…….

Chiediamo inoltre l’abolizione del DPA (Dipartimento Politiche Antidroga) che arroga a sè, espletandole con un furore ideologico e un accanimento degno della peggiore propaganda proibizionista, funzioni che dovrebbero essere molto più pragmaticamente di competenza dei ministeri della salute, della giustizia e delle politiche sociali.

Per tutti questi motivi, per rivendicare l’avanzamento possibile e necessario, per reclamare diritti e respingere persecuzioni, per combattere  i monopoli e i loro affari truffaldini, come sempre contro mafie e multinazionali, la Million Marijuana March tornerà in piazza a Roma, con la sua immensa e festante folla per la quattordicesima edizione consecutiva il 10 maggio 2014.

Come nel nostro solito stile riempiremo la March e le giornate precedenti di contenuti che svilupperemo in workshop e seminari di approfondimento.

Ribadiamo per l’ennesima volta il nostro storico antagonismo alle destre e alle loro molteplici declinazioni liberiste, anche mascherate: il proibizionismo è figlio del liberismo per quanto riguarda la privatizzazione dei beni comuni ed è figlio del fascismo per la parte persecutoria, razzista e moralista, che colpisce e discrimina i cittadini per le loro libere e intime scelte personali.

Sarebbe quindi un controsenso inaccettabile per noi che lo viviamo sulla nostra pelle non tenerne conto, il proibizionismo e il suo contrasto non sono temi apolitici come vorrebbero farci credere e bisogna decidere da che parte stare.

Il proibizionismo sulla cannabis è stato il primo fenomeno della globalizzazione, inventato negli USA nel ’37 e esportato a macchia d’olio nel resto del mondo, dimostrandosi un formidabile strumento di repressione e ricatto di massa come null’altro, grazie al quale si negano diritti civili, patria podestà dei figli,  patente e passaporto, lavoro e dignità  e grazie al quale sono possibili TSO ed è possibile interdire persone e dichiararle non in grado di intendere e volere rinchiudendole in reparti psichiatrici.

Le sostanze illegali sono la maggiore fonte di arricchimento per le mafie che riempiono i caveau delle banche, controllano governi che promulgano leggi proibizioniste che tutelano i loro affari, si finanziano le guerre e interi stati sono controllati da narcogoverni.

Non è possibile essere antiproibizionisti senza essere anche antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, contro ogni guerra e discriminazione, contro le mafie, le multinazionali e ogni monopolio, per la riappropriazione dei beni comuni, la difesa dei territori e la futura vivibilità del pianeta, in difesa dei diritti dei più deboli.

Per questo siamo partigiani/e dell’utopia possibile, ci battiamo contro il proibizionismo e non possiamo farlo con chi è dall’altra parte della barricata su tutti gli altri temi.

MILLION MARIJUANA MARCH 2014

né con le narcomafie nè con le multinazionali,
contro i monopoli e la mercificazione,
contro ogni proibizionismo,
per il diritto di coltivare la cannabis,
per la libertà di scelta e di cura,
per l’autogestione dei propri usi,
per il patrimonio botanico del pianeta all’UMANOPOLIO.

Sabato 10 maggio ore 16:00 da Piazzale dei Partigiani, Roma.

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