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lazzar

Old school/tribe party!
16/4
TROUBLEMAKERS@Lazzaretto

Sabato alle ore 22:00

Lazzaretto Autogestito

Via Fiorini, 12, 40138 Bologna

https://www.facebook.com/events/573284359497646/

——>>LINE UP<<—-

Wans (Puzzle Soundsystem)
https://soundcloud.com/puzzlesoundsystem
https://soundcloud.com/claudio-wans_puzzlesound

DoKtor Beat ( tekno mobil squad )

Dj Elle p (Basso Molise Connection)

——>>Troublemaker’s Crew dj’s and live set<<—-
https://www.facebook.com/pages/Troublemakers-soundsystem/
https://soundcloud.com/ilfra-troublemakers
https://soundcloud.com/miketrouble-troublemakers

NINGI KOMBAT (VISUALS)
https://soundcloud.com/ningi-kombat

Dalle 20H presentazione del libro “Apocalypso Disco”
http://www.agenziax.it/apocalypso-disco/
sarà presente l autore (Riccardo Balli)
https://it.wikipedia.org/wiki/DJ_Balli

Aperitivo con cucina etnica a prezzi popolari
by TAY:4 (ethnic group)

Proiezione Documentario (more info later…)

Vinyl shop by TroubleMakers

 

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ONLY POSITIVE VIBES!!

>>>>>PLEASE<<<<<

NO PUSHER!!!!

Lasciate a casa il vostro cane!

N.B. Non sono graditi pusher e consumatori
le nostre serate hanno solo uno scopo diffondere la musica!!!!!

IL CONSUMO FINE A SE STESSO E PRIVO DI CONTENUTI NON CI APPARTIENE.

To enjoy the show is advised to arrive early!!! 😉…

yogaza final
https://www.facebook.com/events/193794414338385/

http://www.ecn.org/xm24/?ai1ec_event=benefit-for-sport-activism

SIAMO FELICI DI INVITARVI ALLA SERATA BENEFIT DEL 15 APRILE DELLA PALESTRA POPOLARE TEOFILO STEVENSON E DELLA PALESTRINA LIBERA DI XM 24 A SOSTEGNO DI PROGETTI A BOLOGNA E NELLA STRISCIA DI GAZA
– BOLOGNINA ANTIFA! –

I soldi raccolti durante la serata serviranno a coprire le ultime spese necessarie all’organizzazione dell’evento del 14 maggio UNIVERSITA’ DELLA BOXE 2.0 (in particolare verranno utilizzati per completare la realizzazione del nostro nuovo ring) e per sostenere i progetti di sport, yoga, acrobatica e attivismo all’interno della Striscia di Gaza. Da pochi giorni è rientrata a Bologna una mini carovana tutta al femminile di acrobate e yogine che ha portato solidarietà e speranza al popolo palestinese, confinato nei territori della Striscia, attraverso lezioni e laboratori di tessuti aerei, trapezio e diversi stili di yoga.

Il 14 maggio la Stevenson propone una serata all’insegna dello Sport Popolare autogestito dal basso. Ci saranno esibizioni di Boxe alle quali parteciperanno pugili e pugilesse di tutte le palestre popolari d’Italia, salendo sul ring e dimostrando con passione e sudore cosa significa, dentro e fuori e le sedici corde, amare lo sport e praticarlo secondo i sani principi popolari che ci rappresentano : ANTIFASCISMO ANTIRAZZISMO E ANTISESSISMO.

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flyer
info
http://isole.ecn.org/xm24/

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Giovedì  7 APRILE
Spazio Pubblico Xm24
via Fioravanti 24
Bolognina (BO)
Ore 19,30
CENA BENEFIT per il Telefono Viola

Ore 20:30
INCONTRO PUBBLICO –

“SUPERAMENTO DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO”

Situazione attuale e prospettive future.
Tra immagini e realtà. Tra limiti,contraddizioni e criticità

– Proposte pratiche per liberarsi realmente da strutture e logiche
manicomiali
– Il Caso della R.E.M.S.
“CASA DEGLI SVIZZERI” di Bologna

 

a seguire DIBATTITO APERTO

 

ANCORA MANICOMI

R.E.M.S (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza)
in via Terracini 31 – BOLOGNA

Nel 2011 la degradante situazione che vivevano gli internati dei sei ospedali psichiatrici giudiziari(O.P.G),è fuoriuscita da quelle mortificanti strutture “terapeutiche”,rompendo quell’agghiacciante silenzio imposto da gran parte della psichiatria e della magistratura,complice una società”civile” per lo più indifferente e ancora pronta a legittimare le innumerevoli atrocità che tuttora compie professionalmente la pseudo-scienza psichiatrica all’interno dei propri servizi manicomiali gestiti autonomamente dai D.S.M (dipartimenti di salute mentale)o da compiacenti cooperative sociali(tra cui comunità,reparti ospedalieri,centri diurni e ambulatoriali).
L’impatto mediatico ottenuto dalle riprese effettuate all’interno dei vari O.P.G ha certamente favorito l’approvazione della legge 81, la quale sancisce in data 31.3.2015 la chiusura dei sei manicomi giudiziari(cinque tuttora funzionanti) e obbliga ogni Regione a predisporre sul proprio territorio nuove strutture,le R.E.M.S(residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza).

Ma fin quando non si avrà la volontà di cancellare dal codice penale la cosiddetta “pericolosità sociale”, i giudici sulla base dell’”incapacità di intendere e volere” definita da un perito psichiatra all’interno di un processo penale, applicheranno una “misura di sicurezza detentiva”, ovverosia un internamento nelle R.E.M.S o “non detentiva”(libertà vigilata) con la presa in carico troppo spesso vitalizia e asfissiante dei servizi psichiatrici territoriali.

Sostituire la targa esterna del manicomio(vedi“ex”-O.P.G di Castiglione delle Stiviere ora R.E.M.S), rimbiancare le pareti o le mura di cinta, sostituire le inferiate con vetri antisfondamento e capillari sistemi di sorveglianza, sostituire le porte blindate con alti dosi di psicofarmaci e l’uso dei letti di contenzione, diminuire il numero delle persone internate, sostituire l’”ergoterapia” ovverosia il lavoro imposto nei vecchi manicomi con le “attività occupazionali terapeutiche”(solo efficaci nel sopportare il misero e lento trascorrere del tempo),sostituire le divise della polizia penitenziaria con le divise della sicurezza privata,con i camici bianchi dei “medici” e degli operatori sanitari(oltre a un numero insignificante di figure educative troppo spesso appartenenti alla ciurma dei sorveglianti),sono tutte misure utili a mistificare la conservazione dello status quo.

Cambiare tutto per non cambiare nulla…

Anche a Bologna AUSL,magistratura di sorveglianza e compiacenti giornalisti,hanno il coraggio e l’arroganza di presentare il neo-manicomio di via Terracini come un luogo nel quale si concretizza un reale percorso di “superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”.

Le testimonianze e le regole imposte dai vari responsabili/carcerieri, presentano una situazione ben distinta dall’immagine che in questi mesi si è forzatamente costruita. Purtroppo per loro ci sono persone che non si sottomettono a questo stato di cose e denunciano l’esistenza di regole di natura esclusivamente carceraria e manicomiale.
Le visite dei parenti possono essere effettuate solo una ogni due settimane(mentre nell’O.P.G di Reggio Emilia sono concesse sei visite ogni mese),ogni internato può ricevere ed effettuare solo una telefonata alla settimana e solo a numeri autorizzati dai responsabili i quali non sono certamente propensi a richiedere,al magistrato di sorveglianza,“permessi di uscita”dal neo-manicomio(all’O.P.G di Castiglione delle Stiviere si concedono “permessi di uscita” con più frequenza e per più ore o giorni).

Altro che superamento degli O.P.G…
Altro che reinserimento sociale…

In tale struttura l’approccio degli operatori non valorizza le diversità ma le patologizza secondo i loro ristretti parametri di giudizio. La loro misera e “indiscutibile” Normalità. L’autorità di chi si autoproclama “terapeuta”.
Le logiche manicomiali,in grado di creare stigma e isolamento dal mondo esterno sono ben radicate in questa struttura a loro dire“di cura e custodia”.Ma sappiamo bene che tutti i castelli di sabbia,presto o tardi crollano inesorabilmente.

Impediamo che i tentacoli asfissianti della psichiatria continuino ad allargarsi in ogni dove, violentando la sfera spirituale, umana, sociale, del disagio, della sofferenza, del proprio essere… della vita.
I Telefoni Viola con le realtà con cui collaborano, continueranno a porre impegno nel rendere sempre più agibili i percorsi di chi esprime la volontà di liberarsi una volta per tutte dalla morsa psichiatrica. Continueremo sempre con maggior tenacia ad offrire un concreto sostegno umano,medico e legale a chi lo riterrà opportuno in pieno rispetto della libertà e della dignità dell’individuo.

Telefono Viola di Piacenza,Reggio Emilia e Bergamo
Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud – Pisa
Collettivo antipsichiatrico Camap – Brescia

Per contatti a Bologna:
lab57@indivia.net

Per contatti nazionali:
antipsichiatriapc@autistici.org
www.telefonoviola.org
Per leggere le nostre PROPOSTE PRATICHE per un REALE superamento dell’O.P.G leggi il comunicato:
“SIAMO TUTTI SOCIALMENTE PERICOLOSI”

Cannabis “legale”? …Ma a quale prezzo?!!

Cannabis “legale”? ...Ma a quale prezzo?!!

La Fini-Giovanardi, la legge sulle droghe più repressiva d’Europa, è stata cancellata da due anni. A differenza delle politiche in materia, per nulla cambiate: la repressione funziona a pieno ritmo, sperperando inutilmente denaro pubblico, i drug users continuano a subire vessazioni di ogni tipo, mentre gli obsoleti servizi sanitari faticano sempre più nell’intercettare gli ormai sfuggenti e diversificati trend dei consumi di sostanze.

È necessario vagliare ipotesi differenti: regolamentare produzione, distribuzione e uso di sostanze oggi illegali, sembra una valida alternativa al regime di proibizione, la cui dannosità è più che un dato di fatto. Diversi paesi nel mondo l’hanno capito e stanno muovendo in questa direzione: nel mese di Aprile, infatti, la sessione speciale dell’Assemblea Generale ONU sulle droghe, UNGASS 2016, potrebbe segnare l’inizio di un lento, ma radicale cambiamento di rotta.

In Italia, ragioni di natura ideologica sommate alla dilagante corruzione, voluta e sostenuta a beneficio delle mafie, la cui benzina sono proprio le droghe, rallentano di fatto questa spinta al cambiamento. Un processo di miglioramento e promozione della salute che riguarda tutti e tutte. La cannabis, il cui uso oggi è prevalente e normalizzato, non rappresenta che il primo step di questo percorso diventato oramai necessario.

Basta guardare i numeri dei sequestri, per rendersi conto che la coltivazione di questa pianta, nonché la sua vendita nel mercato nero, rappresentano un fenomeno talmente diffuso da essere state esplicitamente incluse, insieme ad altre attività illegali, negli schemi di contabilità nazionale per il calcolo del PIL.

Leggi e sanzioni amministrative continuano tuttora ad impedire una benché minima rivendicazione della coltivazione ad uso personale, che, se fatta in ottica no-profit e con la possibilità di associarsi, potrebbe rappresentare un avanzamento in termini di accessibilità e di conseguente contrasto al mercato nero.

La politica istituzionale, insensibile ai reali bisogni della popolazione e mossa unicamente dal mercato, per ora, continua a fare orecchie da mercante, nell’attesa dei grossi investitori che sicuramente riusciranno ad essere più convincenti dei pazienti, degli assuntori e dei movimenti antiproibizionisti.

La paralisi totale del governo su questa tematica è per altro testimoniata dall’aver rimandato per l’ennesima volta, a data nuovamente da stabilirsi, la Conferenza Governativa sulle Droghe, che non viene più convocata dal 2009, nonostante le indicazioni di legge (DRP309/90) ne impongano lo svolgimento ogni 3 anni. Una situazione, la nostra, a dir poco imbarazzante se consideriamo l’urgenza che gli altri Paesi hanno attribuito alla necessità di ridiscutere completamente le attuali politiche sulle droghe, tanto da aver anticipato al prossimo Aprile l’Assemblea Generale ONU inizialmente prevista nel 2019.

In questo panorama surreale, da circa un anno, il folto e trasversale intergruppo parlamentare “Cannabis legale”, si è detto intenzionato a cambiare la situazione anche in Italia, tramite una proposta di legge sulla cannabis a nostro avviso ambigua e mediocre, ma che a breve dovrebbe essere discussa in Parlamento.

Tale proposta, sostanzialmente formulata per introdurre il Monopolio di Stato sulla Cannabis, sottoporrebbe a regime di autorizzazione non solo le attività commerciali finalizzate alla realizzazione di un vantaggio economico, ma anche la coltivazione individuale e/o in forma associata senza alcuno scopo di lucro.

Infatti, sebbene l’articolo 5 della suddetta proposta sembrerebbe escludere dal regime di monopolio le attività finalizzate all’esclusivo consumo personale, in realtà, chiunque volesse coltivare qualche pianta di cannabis, in casa oppure concorrere alla costituzione di una Associazione secondo il modello dei Cannabis Social Club (CSC), sarebbe obbligato a comunicare all’ufficio regionale dei Monopoli di Stato le proprie generalità e l’indirizzo esatto del luogo di coltivazione, al fine di poter beneficiare di una sorta di implicita autorizzazione a procedere.

Pertanto, in questa fase che precede la discussione della proposta in Parlamento, da parte nostra è doveroso evidenziare le gravi conseguenze che potrebbero scaturire dalla creazione di un elenco contenente le generalità di tutti i coltivatori/consumatori di cannabis.

Poiché non è in discussione alcuna modifica delle altre leggi ed atti amministrativi che comunque riguardano il controllo di assunzione di stupefacenti, non ci sarebbe da meravigliarsi più di tanto se, subito dopo aver provveduto all’autodenuncia, si venisse convocati dalle Motorizzazioni civili per verificare la sussistenza dei requisiti di guida oppure sottoposti a drug-test periodici sui luoghi di lavoro e licenziati, laddove previsto.

Tutto ciò, senza nemmeno considerare la possibilità concreta, a partire dalla prima legge di Stabilità utile (la ex finanziaria), di utilizzare tale elenco per imporre una tassa su ogni pianta o, peggio ancora, per esercitare un’azione coercitiva sui coltivatori, qualora si decidesse di revocare l’autorizzazione per concorrenza sleale al monopolio di stato, proprio come è già accaduto altrove.

In altre parole, senza le opportune modifiche, questa proposta di legge potrebbe trasformarsi in un boomerang, in una schedatura di massa per chi coltiva la cannabis e non intende comprare in un regime di monopolio, a prezzi prestabiliti dall’alto e solo le varietà imposte dalle multinazionali, peraltro con le proprie tecniche di coltivazione.

Siamo consapevoli che il cavallo di battaglia del Sen. Benedetto Della Vedova & Co. è la grossa aspettativa economica legata alla “legalizzazione” della cannabis, tuttavia, per far sì che essa non si riveli una mera speculazione commerciale, crediamo nella necessità di una proposta di legge che rappresenti realmente le istanze della moltitudine di consumatori e NON SOLO gli interessi dei grossi investitori finanziari, già pronti ad accaparrarsi la coltivazione, la trasformazione, la distribuzione e la vendita, non appena la legge lo consentirà.

Non abbiamo nulla in contrario allo sviluppo del mercato legale, ma ciò non potrà che avvenire di pari passo con l’affermazione dei CSC e della libera coltivazione personale di cannabis. Non ci illudiamo che ciò possa avvenire in tempi brevi e, pertanto, continueremo il nostro lavoro di costruzione dal basso di alternative valide, organizzandoci per praticarle e diffonderle sul territorio.

Soprattutto per evitare che, ancora una volta, qualcuno decida il nostro futuro per noi. Per liberarci dal ricatto sociale promosso dall’attuale legislazione sulle droghe, dobbiamo muoverci subito.

Invitiamo pertanto il mondo dell’associazionismo solidale, che da sempre si occupa di ridurre i danni del proibizionismo, a rivendicare e far valere gli articoli condivisi e sottoscritti da tutte e tutti noi ne La Carta dei Diritti delle Persone che usano sostanze, promossa e firmata dal Cartello di Genova nel 2014. Quel documento per noi continua a rappresentare i principi base di una nuova, differente e seria legislazione in materia di sostanze.

La “Carta” fu redatta proprio come comune e condivisa base rivendicativa, da far valere con chi, in futuro, avesse voluto legiferare in materia. Non possiamo che sostenere un reale processo di liberazione della cannabis dal mercato nero, ma anche da qualsiasi altra forma di monopolio, come chiaramente illustrato negli articoli 12, 13 e 14 di tale documento.

Pertanto, disposti come sempre a scendere in piazza, anche contro questa proposta di legge, qualora le nostre istanze non dovessero essere accolte, esortiamo coloro davvero interessati ad una riforma normativa degna di questo nome a riconoscere innanzitutto la PIENA LICEITÀ della coltivazione individuale di cannabis, nel numero di piante ritenuto da loro più idoneo, ma senza trascendere da 3 richieste fondamentali:

  1. Per la coltivazione individuale entro i limiti di legge, escludere qualsiasi obbligo di comunicare generalità e luoghi di coltivazione, affinché non venga limitato oppure compromesso il Diritto soggettivo di costruire liberamente e difendere la propria sfera privata, nonché per evitare che tale obbligo possa divenire uno strumento coercitivo in caso di successivi mutamenti normativi.
  1. Per i Cannabis Social Club, escludere la promulgazione di qualsiasi normativa supplementare e/o alternativa rispetto a quanto già previsto ai sensi del Codice Civile sulla disciplina delle Associazioni, affinché non venga limitato oppure compromesso il Diritto dei consumatori di cannabis di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
  1. Adeguare subito il Codice del Lavoro e il Codice Stradale a una nuova concezione del consumo di cannabis, introducendo test più precisi, in grado di attestare l’effettiva capacità di lavorare/guidare all’atto della verifica, senza più punire l’uso pregresso in assenza di effetti psicoattivi, così come enunciato nell’articolo 11 della suddetta “Carta di Genova”.

Giovedì 3 Marzo 2016

CANNABIS: NO MONOPOLIO, NO SCHEDATURA!

Per aderire e sottoscrivere il comunicato invia una email a: finedelmondoproibizionista@gmail.com

Man mano che arriveranno, le adesioni saranno costantemente aggiornate ed aggiunte alle firme delle sigle che hanno già sottoscritto questo documento e che potete consultare sul sito
https://lafinedelmondoproibizionista.wordpress.com/

 

 

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2 aprile
Sabato 2 aprile
dalle ore 15:00

Csa Capolinea
via Alessandro Volta 7 Faenza

https://www.facebook.com/events/485026435019147/

Una giornata di contaminazioni visive, musicali e mentali.
Una giornata dove presentarsi con lo spirito delle “feste di una volta” (non quelle dei nonni, quelle in cui andavi con il proposito di divertirti!). Una giornata che inizia come se fosse una jam, ma che termina come un party.
Una serata per far casino, ma anche per sedersi un attimo ad ascoltare le storie di chi c’era e conoscere chi è appena arrivato..
Dalle 15 del pomeriggio open mic per chiunque voglia, djset, live writing e breaking… Durante la serata ci sará anche un incontro con gli autori di due libri che raccontano da punti di vista diversi il movimento dei rave di fine anni 90:
Syd B. e il suo Tekno Free Doom
Kola Ale e il suo Kernel panik – Sound Against System
entrambi editi da NOBOOK
a seguire direttamente da Berlino la Berlin Invasion crew aprirá le danze con:
sandix (mensch meier)
konik polny (joprec/berlin invasion)
Groove Daniel (Berlin Invasion)
vj claer (Berlin Invasion/joprec)
e poi si fa mattina!
Only positive people!
more info cooming soon!!!!

DALLE H.15:00

==DJSET==
-Kambo
-Captcha Bless
-Omi
-Miguel

==OPEN MIC’==
EVERYONE IS WELCOME!!!!
con la partecipazione di:ZonaMc,Fadamat,Slat,Nik Riviera,Irol and more..

WRITING:INFO A BREVE

ALLE H.21:00

Presentazioni a cura di Syd B. e il suo Tekno Free Doom
e Kola Ale e il suo Kernel panik – Sound Against System

ALLE H.22:00

=== == LIVE ACT == ===
-SLAT & NIK RIVIERA
-FAMILY P
-FADAMAT

AL TERMINE DEI LIVE

— Konik Polny (Joprec/Berlin Invasion)
— Groove Daniel (Berlin Invasion)
— Sandix (Mensch Meier)
— Vj Claer (Berlin Invasion)
— Sportina (System Crash)
— zaRo33 (System Crash/Zona Randagi)

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^^^^PASQUATEK^^^^
°°26\27\28. °°3°°2∆16°°
It CZ connection
Granko sound makers
Double drop family
Untituled sound system
And more guest friends!!
Big sound !
NORD ITALY AREA

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// Sabato 19 Marzo //
@ Csa Capolinea
Faenza

https://www.facebook.com/events/190745644633902/
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Una serata dedicata alla musica tekno ma non solo.
Siete tutti invitati a festeggiare e continuare a condividere con noi momenti speciali!
Happy B.Day TroubleMakers – 9 anni di party!!

Dalle 21:
– Presentazione del libro “Frankenstein goes to holocaust” (AgenziaX ed.) sarà presente l’ autore Riccardo Balli (Sonic Belligeranza).
http://www.agenziax.it/
http://belligeranza.c8.com/

– Proiezione del documentario “noise p-rat in act”

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Dalle 23 – LIVE’N DJ SET:
|| Happy Birthday TroubleMakers || – 9 anni di party –

◆ HARDTEKNO ◆
◆ MENTAL ◆
◆TRIBE ◆
◆ ACID ◆

►Doktorbeat – Tekno Mobil Squad, Livello57
►Geo – Zapotek Tekno System
[https://soundcloud.com/leo-geo]
► Re;not – A.T.N.T. – Cyberrise (DE)
[https://soundcloud.com/re-not]
► D!nam!k – Grundfrequenz (DE)
[https://soundcloud.com/d-nam-k]
►Sportina – System Crash
[https://soundcloud.com/sportina-systemcrash]
► Mike – TroubleMakers
[https://soundcloud.com/miketrouble-troublemakers]
► Ilfrà – TroubleMakers
[http://soundcloud.com/ilfra-troublemakers]

VISUAL
◆ NinGi Kombat – Singar Tribe

Vinyls Shop
Kunst Market
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Do not forget to dance!!

http://www.autistici.org/troublemakers/
http://grundfrequenz.tumblr.com/

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https://www.facebook.com/events/946924878721378/

avete sbollito?? PRONTI A RIGONFIARVI???
stiamo tornando!

RIOT MUSIC PARTY in BOLLA!

Rms djs [Br0 – Cekit – Etk – FreakyFrank – Goffre – Mine]

feat.

MIDILINK [Audiotrix -fr-]

SKRUFF [Blame Society]

NA-DER [Ausgang rec.]

PHONIK [No Comment]

> art-perfomance
> videomapping
> fire show

_more info soon_

RISPETTA e SARAI RISPETTATO!

NO PUSHER
NO NAZI

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