Mi cercarono l’anima
Storia di Stefano Cucchi
di Duccio Facchini
presentazione del libro-inchiesta edito da Altraeconomia Edizioni
sarà presente l'autore
A 4 anni dalla morte - il 22 ottobre - la ricostruzione puntigliosa e fedele della storia
di Stefano Cucchi: per continuare a cercare la verità e perché non possa mai più
accadere. La vicenda minuto per minuto ma anche una ferma riflessione sulle
responsabilità dello Stato, sull’“uso esclusivo della forza”
e sulla situazione dell’istituzione carceraria.
Prefazione di Luigi Manconi e Valentina Calderone
e un contributo di Ilaria Cucchi
>>> Vai al sito dell'evento...
Luogo | Via Nosadella, 35, 40123 Bologna, Italia |
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La fiaccolata di sabato 9 novembre '13 organizzata dal Quartiere Navile, cosi' tristemente vuota di contenuti, assomiglia purtroppo sinistramente ad un'altra caccia alle streghe senza cappucci contro il tossico e il migrante.
Noi crediamo che in realtà si stia celebrando il funerale dei servizi sociali a 'bassa soglia' in questa città, dove da oltre 3 anni non esiste più un Drop-in fisso e dove le Unita' mobili, mai viste in un quartiere critico come questo, hanno sempre meno risorse per aiutare in strada chi ha problemi di dipendenza.
Quando parliamo di DROGHE , DIPENDENZA e SPACCIO una manifestazione in quartiere dovrebbe fermarsi davanti a tutti i tabaccai, supermercati, venditori di alcool e Bar con macchinette da gioco, le sostanze più letali e dannose per la collettività sono ALCOOL e TABACCO (ogni 1000 morti 4 sono per 'DROGA' 80 per ALCOOL) mentre dai dati dei sequestri delle brillanti operazioni poliziesche in questo quartiere risulta che le sostanze più sequestrate sono cannabis e hashish che nessuna persona raziocinante elencherebbe tra le sostanze che creano morti né una REALE tossicodipendenza: Le 'forze dell'ordine', con queste operazione spettacolari, costosissime quanto inefficaci, mettono in fuga i veri narcotrafficanti, per poche ore, mentre colpiscono spesso solo i consumatori, che si nascondono sempre di più e muoiono in desolante solitudine come dimostra il triste primato di decessi per overdose della nostra città in questi ultimi 2 anni.
Invece di organizzare una ennesima inutile sfilate propagandistica il Comune di Bologna DOVREBBE pensare alla tutela della salute pubblica della città, di tutta la città, di tutti i suoi abitanti da qualsiasi latitudine provengano, investendo in servizi invece di inseguire o addirittura proporre iniziative qualunquistiche come questa dando agibilità politica a improbabili Comitati anti-degrado dietro a cui si nascondono fin troppo male razzisti, xenofobi e partiti di chiara ispirazione fascista.
Il narcotraffico e' un problema sociale enorme, grande quanto il volume di denaro e di potere che lo sostiene, con collusioni e corruzione estesa ad ogni livello istituzionale, le cifre dicono che oltre la meta' delle sovraffollatissime galere italiane sono riempite da leggi vergognose come la Bossi-Fini (permesso di soggiorno) e Fini-Giovanardi( droghe) per reati legati quasi esclusivamente al consumo e piccolo spaccio, mentre le Narcomafie ingrassano e ringraziano.
Come da anni è già stato sperimentato in diversi paesi europei e oltre, solo la depenalizzazione dell' uso di sostanze e l' autoproduzione per uso personale possono eliminare alla base questo sporco e vergognoso commercio di vite.
Partendo da queste certezze auspichiamo si apra nel quartiere e nella città un dibattito serio su queste problematiche che porti ad un percorso costruttivo in particolare nella Bolognina. Il problema non sono gli spazi occupati ma quelli vuoti e abbandonati che marciscono con dentro le persone che non hanno che come alternativa la strada.
Il recupero degli spazi vuoti a fini sociali non può che essere uno dei percorsi, insieme ai servizi di riduzione del danno, che meglio possono modificare alla radice la vita di questo quartiere.
>>> Audio su Radio Citta' del Capo
LAB57 - Laboratorio Antiproibizionista Bologna – via Luigi Serra 2h
XM24 - via Fioravanti 24, Bologna
Diffondiamo con rabbia e massima solidarietà il comunicato del CSA Terra di Nessuno:
RESISTENZA ANTIPROIBIZIONISTA!!!!!!
Presidio Itinerante:
Sabato 26 Ottobre
dalle 16.00 in P.zza De ferrari, Genova
>> Vail al sito del Terra di Nessuno
Si può sradicare qualche pianta,
non si sradicano le idee!
Questa mattina, 24 Ottobre 2013 alle ore nove e venti abbiamo ricevuto la visita di reparti digos e antidroga al centro sociale Terra Di Nessuno.
Si sono presentati con mandato di perquisizione per accertare la presenza di piante di cannabis, trovandone e sequestrandone numerose.
Probabilmente la segnalazione viene da chi nel quartiere, troppo ottuso per comprendere e discutere faccia a faccia, preferisce gridare insulti da lontano, diffondere odio, e accanirsi contro chi è per loro motivo di invidia data la maggiore presenza e riconoscimento nel quartiere rispetto al loro auto eleggersi paladini a scopi elettorali.
Siamo tranquilli, mai abbiamo nascosto anzi rivendichiamo la nostra natura antiproibizionista e militante, praticando l’autoproduzione da più di 15 anni con l’intento preciso di scardinare la legislatura mafiosa, repressiva e criminogena che affligge il nostro paese. Consapevoli di rappresentare una realtà scomoda e facilmente attaccabile, non ci sottraiamo al conflitto e proseguiamo senza timore, coscienti che solo resistendo riusciremo a realizzare i nostri scopi e dimostrare le nostre ragioni. Alla luce del sole perché non abbiamo niente da nascondere.
Il nostro percorso non è improvvisato né volto a un semplice ed egoistico uso personale. Da anni autoproduciamo allo scopo di informare i consumatori, sostenere fattivamente chi SI CURA con questa pianta e si vede sottratto il diritto a questa possibilità (cancro, sclerosi multipla, epilessia e HIV solo per citare alcune patologie) . Portiamo avanti progetti contro lo spaccio e l’abuso di sostanze tra i giovani essendo tra le poche realtà che si pongono in Italia il problema della prevenzione e riduzione del danno e non esclusivamente della repressione cieca. Ad ogni serata sono presenti punto informativo, primo soccorso e chill-out, cosa che non avviene in nessun locale commerciale riconosciuto.
Affrontiamo il problema del sovraffollamento delle carceri e delle comunità di recupero e i conseguenti degrado e ingestibilità delle stesse senza contare la sofferenza di chi vi è recluso.
Ci confrontiamo periodicamente con solide e riconosciute realtà nazionali e internazionali (Sert, comunità di S. Benedetto al Porto e realtà istituzionali e non di Spagna, Belgio, Francia, Austria) per ampliare riflessione e consapevolezza, abbiamo organizzato numerosi incontri culturali e informativi su questi temi per contribuire allo sviluppo sociale in questo senso, in risposta all’interpretazione colpevolmente superficiale che tutti i giorni giornali e tv propagandano a gran voce peggiorando di fatto la realtà del consumo di sostanze.
Il collettivo ritiene un furto vero e proprio (nella sostanza se non nel merito) quello operato dalle istituzioni. Nei nostri confronti, nei confronti dei malati che si affidano a questa risorsa per sopravvivere e dei partecipanti alla festa del raccolto che si vedono sottratti ciò che noi ogni anno REGALIAMO in questo momento di festa e crescita collettiva.
Una perdita che al di là della fatica e dell’impegno, è politica e mai economica in quanto MAI abbiamo tratto alcun genere di profitto economico o materiale col nostro lavoro volontario.
Di fatto quanto accaduto oggi è una vergogna per una città che si ritenga civile e matura, in quanto l’antiproibizionismo e le pratiche che portiamo avanti sono riconosciute e affrontate con oggettività a livello internazionale.
Nel periodo attuale di crisi si sprecano risorse economiche, giudiziarie e umane per affrontare ridicole questioni botaniche. Un intero paese in ginocchio e decine di migliaia di persone recluse e perseguite al solo scopo di garantire profitto a narcotrafficanti e gestori di comunità di recupero senza scrupoli, per puro tornaconto personale.
Crediamo che in questo momento non si debba abbassare la testa e scoraggiarsi, anzi unirsi e ribadire a voce ancora più sicura le nostre ragioni. Finirla di farsi tenere in scacco da affaristi e sfruttatori d’anime che agiscono attraverso la paura, perché uniti e consapevoli possiamo finalmente rivoluzionare anche questo ennesimo aspetto ignobile e marcio della nostra società.
Invitiamo quindi la cittadinanza, i pazienti, i militanti e i semplici consumatori che riconoscono e non vogliono ignorare la questione ad unirsi a noi Sabato 26 Ottobre dalle 16.00 in P.zza De ferrari per un presidio itinerante in cui condannare questo ennesimo attacco propagandistico e ribadire le nostre posizioni.
Ogni atto di solidarietà adesione e diffusione di questo e comunicati inerenti, la partecipazione e la discussione del tema sono i benvenuti!
Collettivo CSA Terra di Nessuno.
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